martedì, Novembre 26, 2024
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La Sanità sul Territorio: le Case di Comunità a che punto siamo?

Nel pomeriggio di sabato 23 novembre scorso presso la Sala Consiliare del Municipio 8 di via Quarenghi, 21 si è svolta un interessante e partecipata assemblea pubblica su “La Sanità sul Territorio”, si è parlato di Sanità, della Casa della Comunità di via Betti, 71 al Gallaratese e della Casa della Comunità di via Aldini, 72 a Quarto Oggiaro.

L’assemblea pubblica è stata indetta dai Comitati costituitisi per queste future Casa di Comunità che si pongono precise domande quali: Dove? Quando? A che punto siamo?   

Panoramica di alcuni oratori

All’incontro erano presenti la Presidente del Municipio 8, Giulia Pelucchi; l’Assessore al Welfare del Municipio 8, Serenella Calderara; la rappresentante della Segreteria della Camera del Lavoro di Milano, Melissa Oliviero; il Consigliere della Regione Lombardia, Paolo Romano con il collega Consigliere Onorio Rosati; il Responsabile della Federazione Pensionati ACLI Milanese, Francesco Spelta e il Decano della Comunità Pastorale San Giovanni Battista, don Andrea Meregalli.

L’Assemblea è iniziata con i saluti introduttivi nonché alcuni riferimenti sulle future Case di Comunità da parte della Presidente Giulia Pelucchi e dell’Assessora Serenella Calderara, l’incontro pubblico è stato condotto da Monica Casati referente del Comitato di via Aldini.

Panoramica della Sala Consiliare

Per opportuna conoscenza va riferito che la Regione Lombardia aveva approvata la delibera di Giunta su “Modello organizzativo di Case di Comunità, Ospedali di Comunità e Centrali Operative Territoriali”, delibera N° XI / 6760 della seduta del 25/07/2022, il testo riportava: “Le Case di Comunità sono le nuove strutture socio-sanitarie che entreranno a fare parte del Servizio Sanitario Regionale, previste dalla nuova legge di potenziamento dei servizi sanitari e sociosanitari. Sono distribuite in modo capillare sul territorio lombardo e costituiscono un punto di riferimento continuativo per i cittadini che possono accedere gratuitamente alle prestazioni sanitarie erogate. Le strutture garantiscono assistenza sanitaria primaria e attività di prevenzione. Inoltre, sono presenti equipe di medici di medicina generale, pediatri, medici specialisti, infermieri e altri professionisti della salute (tra cui tecnici di laboratorio, ostetriche, psicologi, ecc.) che operano in raccordo anche con la rete delle farmacie territoriali.”. Inoltre la stessa delibera riportava: “Cosa puoi trovare nelle Case di Comunità? area prelievi e vaccinazioni; cure primarie e continuità assistenziale; area ambulatori specialistici; area dei programmi di prevenzione e di promozione della salute; attività consultoriali; area servizi sociali del Comune”.

Intervento del Cons. Regionale O. Rosati

Tale proposta di delibera così approvata è molto interessante ma entrando nel merito il tutto è un progetto che ad oggi fa fatica a decollare, delle 218 nuove Case di Comunità previste poche sono quelle che sono state realizzate.

Un altro particolare del pubblico

Nello specifico a Milano nei 9 Municipi della città erano previste 23 Case di Comunità, nel Municipio 8 sono previste 4 Case di Comunità: in Via Farini 9 nell’ex Poliambulatorio ATM,  a tale riguardo va detto che la Casa di Comunità lì indicata anche se territorio del Municipio 8 ma alcuni oratori hanno riferito che forse è inopportuno dire del Municipio 8 poiché è posta al limite del confine municipale. L’altra Casa di Comunità è quella che è nella sede di piazzale Accursio, 7 qui è previsto anche l’Ospedale di Comunità, una struttura per piccole esigenze tipo quelle post operatorie. Circa tale sede di piazzale Accursio, forse i cittadini si sono accorti che è stata posta sulla parete della struttura l’indicazione “Casa di Comunità Accursio”,  forse buona parte dell’utenza non sa né il perché e nemmeno quali servizi sono erogati anche se su un pannello adiacente l’ingresso è riportato: CUP Centro Unico di Prenotazione; PUA Punto Unico d’Accesso; COT Centrale Operativa Territoriale; Cure Domiciliari; Centro Vaccinale; Consultorio Familiare; Poliambulatorio; Centro Prelievi” in questa sede c’è anche il SERD Servizio Dipendenze inoltre qui il piano regionale prevede la realizzazione di un Ospedale di Comunità, al momento sono in corso la riorganizzazione interna degli spazi con delle opere di riqualificazione.

Detto così il piano Casa di Comunità sembra essere un buon progetto, purtroppo tali progetti fanno fatica a decollare ecco perché i cittadini si sono costituiti in Comitati pro Casa di Comunità affinché uniti si possa sollecitare gli enti preposti a concretizzare la realizzazione di tali Case.

Intervento del Cons. Regionale P. Romano

All’assemblea è stata importante la partecipazione dei due Consiglieri regionali quali Rosati e Romano, entrambi hanno evidenziato alcune carenze sui Servizi Sanitari e hanno fornite le opportune informazioni in merito, entrambi si sono impegnati verso i cittadini e presteranno molta attenzione agli sviluppi e agli impegni che la Regione ha preso e che dovrebbe portare avanti. Anche gli interventi degli altri oratori sono stati interessanti, ognuno nel proprio ruolo ha dato suggerimenti al fine di vedere come poter intervenire per un più celere percorso. Interessante è stato quanto riferito dal rappresentante dell’ACLI sull’avvio degli Sportelli S.O.S. Sanità per rivendicare la tutela del diritto alla salute sulla lungaggini delle Liste di Attesa. Inoltre molto interessante è stato l’intervento del Decano don Andrea Meregalli, riferendo che il tema della salute non ha colore politico, riguarda tutti, e pur se è un tema politico ha detto che la Chiesa come istituzione è presente ed è impegnata sul tema, la politica e i politici devono farsi delle domande e chiedersi che città vogliamo? cosa vogliamo fare? La politica deve costruire una città che si deve fare carico della cura della salute e delle varie fragilità, occorre ritornare al pieno senso e visione del raggiungimento del bene comune, lui girando il territorio lo vede da un osservatorio particolare e riscontra le difficoltà delle persone, delle famiglie e dei giovani in particolare.

Molti sono stati gli interventi dei cittadini e dei diversi rappresentanti di associazioni e del settore sanitario, tutti hanno posto domande e fatto osservazioni. La maggiore lamentela emersa nell’assemblea è stata quella delle lunghe liste d’attesa per le varie richieste di visite specialistiche, le lunghe attese nei Pronti Soccorsi, pur se consapevoli che è problema non solo lombardo ma è nazionale poiché è noto il problema della mancanza dei medici, del personale sanitario e infermieristico.

Intervento di don A. Meregalli

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