giovedì, Novembre 14, 2024
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Irma Bandiera, l’eroica partigiana

Nasce a Bologna nel 1915 da una famiglia benestante, famiglia che si dichiara antifascista quando il regime abolisce ogni forma di liberta’. Sin da piccola viene chiamata Mimma e cresce sempre piu’ bella, una bellezza accentuata dal suo modo elegante di vestire.

Intrattiene una marcata storia d’amore con il suo Federico, militare a Creta, che tuttavia muore poiche’ la nave su cui era imbarcato viene affondata dal nemico. Superato lo shock, Irma Bandiera, non appena l’Italia entra in guerra, decide di prendere contatto con quegli ambienti bolognesi che condividono i suoi alti ideali patriottici.

Nello stesso anno (1940), diventa militante partigiano in qualita’ di staffetta e successivamente conquista il grado di combattente nella 7.a Brigata. Partecipa ad operazioni sempre piu’ pericolose e riesce a instaurare contatti con le diverse Compagnie, avviando preziosi collegamenti tra le stesse.

Considerato il suo modo d’apparire decisamente tranquillo, ritiene che nessuno possa intralciare i suoi coraggiosi piani e continua imperterrita a intraprendere azioni sempre piu’ rischiose, culminate con un delicatissimo trasferimento di armi. E mentre e’ in procinto di effettuare una consegna di munizioni alla base di Castelmaggiore, viene catturata dai nazifascisti.

Dal 7 agosto del ’44 viene sottoposta a crudeli torture e sevizie poiche’ i suoi aguzzini desiderano conoscere i nomi delle persone che Irma sta contattando e aiutando nonche’ i luoghi dove essi sono nascosti. Lei soffre moltissimo, urla per il dolore, ma non cede.

Al culmine di questo feroce supplizio viene persino accecata, ma il suo forte e coraggioso temperamento le consente che nessun nome esca dalla sua bocca. E anche quando la conducono davanti alla porta di casa, mentre gronda di sangue da ogni parte del corpo, lei rimane in totale silenzio.

Inviperite per questo suo straordinario atteggiamento, le SS la finiscono con diversi colpi di pistola. A Bologna e’ visibile una lapide, in una via a lei dedicata, che rende omaggio al suo grande martirio. E le autorita’ italiane, memori del suo ineguagliabile eroismo, le consegnano alla memoria la medaglia d’oro al valor militare.

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