di G.P.
Fino a domenica 11 febbraio 2024 il PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea ospita la grande mostra collettiva “Argentina. Quel che la notte racconta al giorno“, dedicata alla scena artistica contemporanea argentina.
Promossa dal Comune, con il patrocinio dell’Ambasciata di Argentina in Italia, e prodotta dal PAC insieme a Silvana Editoriale che ne pubblica il catalogo, la mostra è curata dal direttore del Museo Nazionale delle Belle Arti di Buenos Aires Andrés Duprat e dallo storico dell’arte Diego Sileo.
L’esposizione – il cui titolo è un omaggio al romanzo “Lo que la noche la cuenta al día” pubblicato nel 1993 dallo scrittore Héctor Bianciotti, nato a Córdoba ma di origini cumianesi da parte di padre – riunisce alcune delle opere più significative della produzione contemporanea argentina realizzate da 22 artisti di diverse generazioni nel corso degli ultimi cinquant’anni.
Sculture, quadri, installazioni, ma anche fotografie, video e performance di artisti come Eduardo Basualdo, Mariana Bellotto, Adriana Bustos, Matias Duville, Leandro Erlich, León Ferrari, Lucio Fontana, Ana Gallardo, Alberto Greco, Jorge Macchi, Liliana Maresca, Marta Minujín, Miguel Rothschild, Adrián Villar Rojas, Cristina Piffer, Liliana Porter, Nicolás Robbio, Graciela Sacco, Alessandra Sanguinetti, Tomás Saraceno, Mariela Scafati, e Juan Sorrentino.
Tra le opere in esposizione “Ceremonia Nacional” (2016) di Adriana Bustos, una video-installazione che si compone di due proiezioni poste a confronto come in un dittico: da un lato un frammento del documentario “Olympia” diretto da Leni Riefenstahl in occasione dei Giochi Olimpici di Berlino del 1936, inaugurati da Hitler; dall’altro un frammento della cerimonia di apertura, avvenuta alla presenza del generale Jorge Rafael Videla, dei Mondiali di Calcio organizzati nel 1978 in Argentina durante la dittatura militare.
E ancora: la scultura monumentale di León Ferrari intitolata “La civilización occidental y cristiana” (1965), ricostruzione di un aereo dell’aeronautica militare statunitense su cui è posizionato un Cristo crocifisso; la scultura “La Barrendera” (2023) di Liliana Porter; il video “Fly with Pacha, Into the Aerocene” (2017) di Tomás Saraceno, che riprende il primo aeromobile, alimentato unicamente da aria e sole, alzarsi in volo sopra le Salinas Grandes, e l’installazione di Marta Minujín “El Partenón de libros“, un’opera partecipativa costituita da un’architettura in ferro ricoperta da 20.000 libri, realizzata nel 1983 per festeggiare la riaffermazione della democrazia in Argentina.
La mostra “Argentina. Quel che la notte racconta al giorno” è aperta presso il PAC di via Palestro 14 tutti i giorni – tranne lunedì – dalle 10 alle 19.30, giovedì fino alle 22.30. Prezzo del biglietto: 9,50€ intero, 8€ ridotto per anziani sopra i 65 anni e giovani fino a 26 anni.