di Carlo Radollovich
Si tratta per ora di uno stupendo sogno tecnologico, ma se il progetto molto dettagliato, che impegnerà ingegneri e tecnici altamente specializzati, potesse prendere forma nell’arco di un certo tempo ipotizzato, pari a sei mesi circa, ci troveremmo davanti ad una futura realizzazione che ha il sapore di fantascienza.
Il treno superveloce, come vedremo più avanti, sarebbe in grado di collegare piazza Cadorna a Malpensa in soli dieci minuti (contro gli attuali quaranta), alla pazzesca velocità di 1200 chilometri orari. Lo studio, indubbiamente di alta ingegneria, rivedrebbe sostanzialmente le norme oggi applicate in tema di trasporto assai veloce.
Il progetto, detto in soldoni, si basa su capsule spinte da motori a induzione che viaggerebbero all’interno di tubi a bassa pressione (vedi foto), riducendo enormemente l’attrito con l’aria e appoggiandosi alla lievitazione magnetica.
Quali sarebbero le aziende impegnate in un disegno tanto ardito? La FNM (Ferrovie Nord Milano) e la HYPERLOPP, già distintasi nel raccogliere preziose esperienze nella tecnologia accennata.
Questa idea superinnovativa è comunque legata all’ingegner Elon Musk, un imprenditore sudafricano oggi cittadino statunitense, che da anni studia e in parte applica un sistema di trasporti ad altissima velocità.
Lo scenario che staremmo per vivere ci provoca sin d’ora più di un brivido, uno scenario che significherebbe una vera e propria rivoluzione nei vari spostamenti, sia relativi a persone sia a merci.
Inoltre, se il progetto potesse concretizzarsi, la Lombardia disporrebbe di due aeroporti vicinissimi e cioè Linate (non appena sarà terminata la Linea blu della metropolitana) nonché la “modificata” Malpensa.
Da ultimo, una breve considerazione sui costi da sostenere per la tecnologia Hyperloop. Per la Cadorna – Malpensa, occorrerebbero miliardi di euro, che in ogni caso andrebbero valutati più avanti.