Il mitico traghetto, costituito da due imbarcazioni affiancate e sormontate da una piattaforma, risale ad uno studio del grande ingegno vinciano e sta per riprendere il via lunedì 21 luglio dopo tre anni di stallo, mettendo in comunicazione Imbersago con Villa d’Adda. Questo capace mezzo di comunicazione può trasportare sino a cento persone e c’è posto persino per cinque auto. Ogni persona pagherà 1,50 euro, un ciclista dovrà versare 2 euro mentre una macchina 3,50 euro.
Si è però dovuto brigare non poco per trovare sei volontari che, in attesa di conseguire la patente nautica (non facile da ottenere per le complesse procedure, alcuni mesi di imbarco e un esame specialistico) volontari che si “impegneranno” a far scattare la marcia con una semplice spinta, ma che avranno pure il compito di assecondare le correnti con occhio vigile. Una novità: il traghetto svolgerà il proprio servizio tutti i giorni dalle 8,30 sino alle 12,30 e dalle 14,30 sino alle 18,30.
Tra i nuovi conducenti annotiamo pure tre giovanissimi. I primi due, superato l’esame di maturità, si sono iscritti a Ingegneria e a Economia, mentre il terzo ha già superato il primo anno di Ingegneria meccanica. Il sindaco Fabio Vergani si occuperà di giungere a qualche forma di rimborso per aiutare le nuove leve nei loro studi.
Va ricordato che tre anni fa, a seguito di una siccità che non consentiva di muovere il traghetto, si era pensato di ricorrere ad altre tipologie d’imbarcazione, ma i bandi per le sostituzioni non avevano dato alcun risultato. Ma ora le cose sono decisamente mutate, soprattutto per coloro, anche turisti, che dovevano percorrere lunghi giri (Brivio o Calusco) per andare dall’altra parte dell’Adda.

