giovedì, Dicembre 19, 2024
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Il progetto informativo Digital Health

Accessibilità, orientamento e supporto pratico, aggiornamento continuativo, scambio e sperimentazione. Con questi quattro pilastri, nasce la piattaforma Tech2Doc della Fondazione ENPAM (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici).

Sviluppato insieme ai maggiori esperti di Innovazione e Digital Health, Tech2Doc è un progetto offerto gratuitamente a tutti i medici e odontoiatri iscritti, costruito per fare formazione e informazione sui temi dell’innovazione e nuove tecnologie a supporto della pratica medica. Grazie a questo nuovo e prezioso alleato, medici e odontoiatri possono esplorare le opportunità e i rischi delle nuove tecnologie applicate alla Salute. “L’ENPAM è un pezzo essenziale nell’universo della Salute, in qualche modo anche della rappresentanza dei medici del nostro Paese”, così ha salutato il progetto il Ministro della Salute Roberto Speranza. Con la “Mappa interattiva della Digital Health” sarà possibile navigare tra gli strumenti di medicina digitale esistenti e avere una panoramica esauriente e mirata delle soluzioni più interessanti e utili alla professione. Tutti gli iscritti ENPAM avranno inoltre l’opportunità di accedere a news autorevoli e sempre aggiornate, partecipare ad eventi e corsi ECM ed essere così costantemente informati sulle innovazioni e le ultime scoperte per la Salute.Il mondo dell’Healthcare, mai come ora, sta attraversando una trasformazione radicale e cambiamenti paradigmatici. L’innovazione tecnologica è stata ed è un potente mezzo per la modernizzazione del sistema sanitario, capace di intercettare in tempo reale le necessità ed elaborare dati e informazioni attraverso strumenti digitali. Tutto questo può aprire le porte a un futuro della salute più equo ed accessibile, rendendo sempre più produttivo il rapporto tra medici, pazienti, istituzioni e territorio. Una grande occasione di rilancio della digitalizzazione in sanità e, in particolare della telemedicina, è ora rappresentata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la cui prima voce di spesa, pari a 7 miliardi di euro, è dedicata proprio alle “Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale”. Indubbi i vantaggi dei servizi sanitari e farmaceutici resi da remoto, che eliminano la necessità di spostamento, garantiscono un più efficiente accesso a cure di qualità, riducono i tempi di attesa e semplificano le procedure burocratiche connesse all’erogazione di tali prestazioni.

Ma le tecnologie, per quanto sofisticate, da sole non bastano. C’è bisogno di investire per mettere le persone in grado di usarle al meglio, agevolando così la transizione verso la Connected Care, e soprattutto verso una salute del futuro che coniughi lo sviluppo tecnologico con invalicabili presidi etici e deontologici, nella piena consapevolezza del ruolo centrale del fattore umano nel processo evolutivo, potenziato e amplificato nelle sue capacità diagnostiche, di assistenza e cura, a salvaguardia e arricchimento della fondamentale relazione medico-paziente. Secondo la ricerca dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano, pubblicata di recente, il 60% dei medici specialisti e dei medici di medicina generale ha sufficienti competenze digitali di base (Digital Literacy), legate all’uso di strumenti digitali nella vita quotidiana, mentre solo il 4% ha un livello soddisfacente in tutte le aree delle competenze digitali professionali (eHealth Competences).  Come ha dichiarato recentemente il Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, Vittorio Colao, “non c’è innovazione vera senza competenze”. Concetto particolarmente urgente in ambito health, soprattutto dopo che la pandemia ha messo in luce i vantaggi legati all’utilizzo degli strumenti offerti dalla digitalizzazione, ma che evidenziano la carenza di professionisti sanitari adeguatamente formati. Software e hardware avanzati hanno bisogno di persone che li sappiano utilizzare al meglio. L’informazione e la formazione digitale rappresenta, dunque, la chiave per il miglioramento dei servizi sanitari. Tech2Doc si inserisce in questo contesto in modo coerente, attivando un percorso di acquisizione di competenze dedicato ai professionisti sanitari per prepararli a far fronte alle sfide attuali e future in una prospettiva integrata, innovativa, sempre orientata al risultato. “L’Enpam lancia Tech2doc, un progetto unico in Europa – osserva Alberto Oliveti, presidente Fondazione ENPAM -. Metteremo a disposizione dei medici e degli odontoiatri una piattaforma informativa e formativa sulla frontiera avanzata della medicina e della scienza digitale. Crediamo che la qualità e l’alta specializzazione siano la garanzia della tenuta del lavoro e del flusso contributivo per i sistemi previdenziali. Quest’iniziativa ben si iscrive nel piano di ripresa e resilienza che prevede investimenti su reti, strutture, tecnologia, telemedicina, innovazione digitale e ricerca.”

“Vogliamo garantire a medici e odontoiatri l’accesso a risorse qualificate ed appropriate, di tipo sia conoscitivo che strumentale, in grado di guidarli nella transizione verso il futuro della pratica clinica” – spiega Luca Cinquepalmi, Direttore Futuro e Innovazione Fondazione ENPAM –. “Attraverso video interviste, webinar, pillole informative curate da esperti nazionali ed internazionali, possiamo rendere comprensibili i temi della Digital Health e gli strumenti digitali in uso, e offrire contenuti on demand e in live streaming in molteplici format editoriali, mediante una piattaforma multi-device sempre disponibile. Per far comprendere, invece, come utilizzare le soluzioni di Salute Digitale già applicabili nella pratica clinica quotidiana, Tech2Doc propone una selezione ragionata di start up, app e dispositivi (anche indossabili) più interessanti e utili per medici e pazienti, grazie alla raccolta e recensione in schede di dettaglio delle diverse soluzioni esistenti, classificate mediante mappature tassonomiche dinamiche rispondenti a diverse esigenze e criteri di ricerca”.“L’aggiornamento continuativo viene erogato anche attraverso una selezione di news in tema di innovazione e digital health, recensite e tradotte da fonti autorevoli ed affidabili, nazionali e internazionali – conclude Cinquepalmi – oltre a un calendario di tutti i principali eventi e corsi di formazione ECM dedicati alla salute digitale. Infine, per esplorare il futuro, Tech2Doc organizza eventi, digitali ed ‘ibridi’, volti a facilitare lo scambio diretto di conoscenze e offrire l’opportunità di sperimentare e vivere, con esperienze immersive ed autentiche, il mondo delle nuove tecnologie”.

“La crisi da COVID ci ha segnalato con ancora più forza quanto sia necessario investire sulla sanità del nostro paese e quanto sia necessario portarla nel tempo nuovo che stiamo vivendo” ha ricordato il Ministro Speranza. “La discussione che ENPAM sta favorendo va nella direzione giusta – ha spiegato il ministro – quella di provare a costruire un Servizio Sanitario Nazionale sempre più forte e sempre più capace di rispondere alle esigenze dei nostri cittadini. Non c'è alcun dubbio che la sanità digitale, la telemedicina, l'innovazione tecnologica siano un pezzo essenziale di questo disegno di nuovo servizio sanitario nazionale che dobbiamo mettere in campo. C’è una finestra di opportunità che dobbiamo sfruttare. Quando sono diventato ministro c'erano 114 miliardi sul fondo sanitario nazionale, siamo arrivati a 122. L'impegno del governo è un impegno a crescere ancora in maniera significativa nei prossimi anni.  E un pezzo di questi investimenti ha a che fare proprio con le tematiche che avete oggi affrontato, cioè l'innovazione, la sanità digitale, le nuove tecnologie, la necessità di portare dentro i nostri presidi sanitari, dentro i nostri studi medici, ma anche a casa delle persone che decidiamo di curare nuove esperienze e opportunità tecnologiche che oggi ci sono e che possono essere messe al servizio delle persone. Per questo sono convinto che il progetto ENPAM ci aiuterà esattamente in questa direzione”. 

L’evento è stato patrocinato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e da FNOMCeO.

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