Alcuni documenti, datati 1158 e 1201, confermano l’esistenza in Milano del Carroccio presso la chiesa di San Giorgio al Palazzo, tempio ancora oggi presente lungo l’asse di via Torino.
Dal Carroccio, notoriamente simbolo di sacrificio e di impegno, si incitavano i soldati nelle battaglie più dure e infatti divenne famoso nel corso della battaglia di Legnano (maggio 1176), ove una parte della Lega Lombarda, capitanata da Alberto da Giussano e da Guido da Landriano, sconfisse sonoramente Federico Barbarossa.
In che cosa consisteva esattamente il Carroccio ? Si trattava di un carro dalle consistenti dimensioni, di norma trainato da una coppia di buoi. Sul pianale, ricoperto di un tappeto, spiccava un altare in legno davanti al quale veniva celebrata la messa. Figurava poi un pennone, munito di barra orizzontale, dal quale faceva bella mostra di se’ il gonfalone della città.
Sul punto più alto del pennone era fissata la “martinella”, ossia la campana che chiamava a raccolta i soldati. Per la verità, i più vicini al Carroccio erano gli ufficiali, i quali rappresentavano tra l’altro la dignità e l’onore del Comune.
Insomma, difendere il Carroccio significava sottolineare anche il prestigio della bandiera, battersi per la libertà dei cittadini e assicurare, per quanto possibile, la sospirata vittoria sul nemico.
Il comandante, dall’alto del carro, dava ordini ai combattenti con precisi squilli di tromba emessi da appositi incaricato. A seconda dell’intensità dello squillo, si intendeva far capire che si sarebbe dovuto ripiegare sul lato destro oppure sinistro, caricare il nemico alla grande oppure ritirarsi provvisoriamente.
Il vescovo Ariberto d’Intimiano, in qualità di capo dell’autorità civile, ufficializzò l’impiego del Carroccio nell’anno 1018. Questo venne impiegato nel 1030 per contrastare l’avanzata dell’imperatore Corrado di Franconia (990 – 1039) affinché venisse mantenuta l’indipendenza religiosa e politica del popolo milanese.
Morto Ariberto nel 1045, iniziò la reggenza da parte dei Consoli e a questi ultimi venne affidato l’incarico di potenziare il Carroccio con particolari rinforzi per poter combattere il Barbarossa nel più agguerrito dei modi.
E la fanteria della Lega Lombarda, durante la battaglia di Legnano, resistette a numerosi attacchi lanciati dalla cavalleria imperiale, uscendo alla fine vincitrice.