giovedì, Aprile 25, 2024
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EXPO 2015: L’ALBERO DELLA VITA DI NUOVO IN FORSE

di Carlo Radollovich

Ricordate i buoni propositi di qualche settimana fa, espressi dall’intero team dell’Albero, che facevano ben sperare in una sua realizzazione entro i tempi previsti ?

Ora, come accennato dal Commissario unico, Giuseppe Sala, la costruzione dell’opera sarebbe stata addirittura sconsigliata e dunque il tutto si presenterebbe precariamente in bilico. Anche il presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone frena non poco e desidera che si faccia chiarezza sul ruolo di Marco Balich, artista ideatore dell’Albero, produttore, presidente di FilmMaster Events nonché direttore artistico di Venezia Marketing & Eventi.

Diana Bracco, commissario per il Padiglione Italia, al momento non si pronuncia e chiede ventiquattro ore di tempo per un opportuno ri-approfondimento della delicata questione. Tutto ciò mentre i protagonisti dell’affaire “Albero” (una vera e propria never ending story) si trovano, proprio oggi, dal presidente Napolitano al Quirinale.

E poi si dovrebbe rispettare la data del bando (15 novembre), un limite da osservare tassativamente (ma già si ipotizza di farlo slittare di cinque giorni, se del caso).

Insomma, l’”intrigo” necessita  ancora di diversi chiarimenti riguardanti non solo gli appalti, ma anche alcune componenti di carattere legale e contrattuale.

Come già detto, l’idea di questa “nobile pianta”, che dovrebbe addirittura rappresentare il simbolo dell’Expo, appartiene a Marco Balich. Gli era stata affidata la direzione artistica dell’opera, a titolo gratuito, con l’ulteriore compito di tenere sotto controllo il funzionamento ottimale dei complessi giochi di luce e di colore che l’Albero emanerà. Come mai a titolo gratuito ? Perché Balich aveva già percepito da Coldiretti l’importo di 2 milioni di euro per la sponsorizzazione dell’opera e l’artista avrebbe già rilasciato una precisa liberatoria.

Inutile sottolineare che, qualora giungesse in extremis il benestare per l’allestimento dell’Albero, saremmo in notevole ritardo sui tempi originariamente programmati.

Come ce la caveremo ? Ci auguriamo, per l’immagine italiana nel mondo da difendere sempre con costanza e determinazione, che da questa laboriosa e per certi versi stucchevole situazione si possa uscire al più presto, senza perdere nemmeno un minuto.

 

 

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