mercoledì, Aprile 24, 2024
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EXPO 1906: il passato da cui si è sviluppato il nostro futuro

di Carlo Radollovich

Prima di gustarci tutte le novità presentate quest’anno da Expo 2015 e che “ilMirino” ha in parte già descritto nei precedenti numeri, è inevitabile fare un tuffo nel passato per ricordare l'”Exposition Internationale” del 1906.

Trenta Paesi Esteri, più di duecento edifici costruiti e dodici milioni di lire di investimenti, costituiscono di per sé un vero tesoro.

Molte cose di quell’anno vengono evocate. Ad esempio, il padiglione “Ciclismo e Automobilismo” metteva in luce le caratteristiche meccaniche di quei mezzi di trasporto, bici e auto, che avrebbero presto invaso le nostre strade, a quei tempi solo in minima parte asfaltate.

Ci si muoveva a fatica tra le mille scoperte che stordivano il pubblico con le loro palpitanti novità. Ricorderemo la sorprendente ferrovia sopraelevata, lunga più di un chilometro, allestita a circa sei metri da terra; l’Acquario Civico (l’unica costruzione rimasta oggi ancora in piedi) con all’esterno artistiche inscrizioni in stile Liberty; la “Galleria del Lavoro”, un edificio con tre entrate ampie e arcuate, quasi da fiaba, ove si presentavano le tecniche più avanzate dei diversi settori industriali; il tunnel ferroviario del Sempione, ricostruito perfettamente in scala nel Parco del Castello (in seguito ribatezzato “Sempione”).

Milano, nel 1906, era in grado di ospitare i numerosissimi ospiti (oltre cinque milioni in totale) soltanto in modo lacunoso: infatti, esauriti i posti negli alberghi, si accoglievano le persone nelle scuole, nelle sedi dei Dopolavoro, addirittura in casette di legno alquanto primitive.

Ma tutto ciò serviva a far comprendere ai nostri concittadini che era assolutamente necessario rilanciare Milano, facendola uscire dalla pesante crisi, non solo economica, di fine Ottocento. Venne infatti ampliata la rete fognaria, la trazione elettrica sostituiva gradualmente quella originariamente impostata sui tram mossi dal cavallo, la Stazione Centrale venne iniziata proprio nel 1906, il mondo della Sanità veniva sempre più preso in considerazione. Insomma, la nostra città, proprio da quell’anno, iniziò a spiccare il volo sotto ogni profilo.
Per poter descrivere le varie innovazioni, i trasporti che stavano sempre più modernizzandosi e la morfologia della città, ecco che domani sera, giovedì, alle ore 19, presso la terrazza dell’hotel LaGare, via Pirelli 20, ingresso libero, si svolgeranno diversi incontri dal titolo “Laboratorio della modernità”.

Considerata l’importanza degli argomenti trattati, di altissimo interesse, vorremmo suggerire ai nostri lettori di non mancare a questo straordinario appuntamento.

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