martedì, Marzo 19, 2024
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ESCHER A GENOVA A SETTEMBRE: GRANDE MOSTRA

Ci sono artisti le cui opere anche persone poco esperte d’arte riescono a riconoscere ed apprezzare. Sono opere che, per la loro originalità, colpiscono la fantasia o suscitano reazioni diverse. In ogni caso, non lasciano indifferenti perché in qualche modo provocano la nostra quotidianità, la banalità della nostra vita, proponendo immagini, idee che spiazzano, che ci fanno riflettere, pensare, pongono interrogativi.

Matematica e Tassellature

In fondo, il compito dell’arte è proprio questo. Farci soffermare. Pensare che non tutto quello che vediamo e che ci viene proposto sia scontato, sia proprio così come appare. Che ci sono modi alternativi di interpretare la realtà, anche a costo di metterla in discussione, o addirittura di prenderla in giro.

Uno di questi artisti è l’olandese Maurits Cornelis Escher le cui opere – una vera e propria mostra antologica – saranno in mostra a settembre (dal 9 fino al 20 febbraio 2022) a Genova al Palazzo Ducale.

Chi non ricorda le sue opere, entrate ormai nell’immaginario collettivo? Chi non resta incantato di fronte alle sue ricostruzioni di mondi impossibili, dei suoi disegni ricorsivi che hanno dato il via alle ricerche sui frattali in matematica, dei suoi labirinti, delle sue architetture assurde, delle sue scale che si rincorrono senza logica, come in un ambiente onirico, che intrappola i nostri pensieri?

Sappiamo che Escher è lì per imbrogliarci, per ingannarci. Ma lo fa a viso aperto, per costringerci a pensare, a sviluppare una reazione critica. A Genova ci saranno oltre 200 opere e i suoi lavori più rappresentativi come Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II(1939), Giorno e notte (1938) e la serie degli Emblemata,.

La mostra presenta in 8 sezioni un excursus della sua intera e ampia produzione artistica.

Sono previste, per la prima volta, sale immersive e strutture impossibili che saranno messe a confronto con opere di grandi artisti visionari del calibro di Giovanni Battista Piranesi (1720 – 1778) e di Victor Vasarely (1906 – 1997).

Ma dove si colloca Escher, genio davvero multiforme? Tra arte, matematica, scienza, fisica, natura e design. Fu un personaggio inquieto, riservato ma indubbiamente geniale e, osservando le sue opere potremmo misurarci con i tantissimi paradossi prospettici, geometrici e compositivi che stanno alla base delle sue opere e che ancora oggi continuano a ispirare generazioni di nuovi artisti in ogni campo.

Vincolo d’unione

La Mostra è stata promossa e organizzata dal Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e Arthemisia, in collaborazione con M. C. Escher Foundation ed è curata da Mark Veldhuysen CEO della M.C. Escher Company – e Federico Giudiceandrea – uno dei più importanti esperti di Escher

Non dimentichiamoci che Escher, che tra l’altro fu anche cristallografo, visse in Italia dal 1922 al 1935, quando per ragioni politiche dovette andarsene. Amò molto il nostro Paese e realizzò parecchie incisioni di paesaggi suggestivi. Fu anche uno studioso dell’Alambra e l’arte islamica ebbe molti influssi sulla sua opera.

Per settembre programmate una bella gita a Genova con visita alla Mostra.

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