di G. Perugini
Periferie abbandonate a loro stesse? Non è vero. Il Comune, al contrario, punta proprio sulle periferie per realizzare nuove imprese e impegna 3 milioni di euro per finanziare questo tipo di iniziative. Il 29 dicembre scorso, a Palazzo Marino, il Sindaco Giuliano Pisapia e l’Assessore allo Sviluppo economico, Politiche per il lavoro, Università e Ricerca Cristina Tajani hanno presentato 50 progetti in aree periferiche nate grazie al bando “Tra il Dire e il Fare”.
L’idea è proprio quella di dare un impulso alla crescita delle periferie, in termini imprenditoriali e, quindi, sociali ed economici, nell’ottica della Città Metropolitana, il nuovo soggetto amministrativo che va visto come un insieme di aree policentriche in grado di fornire un contributo autonomo e armonico alla crescita di una struttura territoriale sempre più reticolare, dinamica e coordinata.
Allo stesso tempo, è stato lanciato anche un nuovo bando, “Fabriq 2” che mette a disposizione capitali per 146mila euro, per 7 progetti ad alto impulso sociale che riguardino temi legati alla smart city, ai servizi accessibili, all’economia della condivisione e alla sharing economy. Con il contributo del Comune, della Fondazione Brodolini e dell’Impact Hub Milano i progetti prescelti saranno ospitati nell’incubatore di via Val Trompia 45A, uno spazio di 650 mq a Quarto Oggiaro, dove operano già nove imprese innovative e rivolte al sociale.
I progetti potranno accedere a un periodo gratuito di incubazione di 9 mesi prima di diventare imprese vere e proprie, disponendo di un contributo massimo di 20mila euro ciascuna. Le imprese interessate – italiane o straniere – potranno inviare il bando di partecipazione fino al 16 marzo 2015 via posta elettronica certificata a plo.bandi@postacert.comune.milano.it specificando nell’oggetto: “BANDO FABRIQ 2”. Tutte le informazioni e la modulistica sono disponibili su www.comune.milano.it alla sezione bandi.
I risultati fin qui ottenuti grazie a queste iniziative sono particolarmente interessanti: il Comune ha contribuito a far nascere complessivamente 318 giovani imprese con un impatto occupazionale di oltre mille persone.