di G.P.
Fino a domenica 2 giugno 2024 Palazzo Reale ospita “Brassaï. L’occhio di Parigi“, la retrospettiva dedicata al grande fotografo ungherese naturalizzato francese Gyula Halász, conosciuto al grande pubblico con lo pseudonimo di Brassaï.
Promossa dal Comune e prodotta da Palazzo Reale e Silvana Editoriale, in collaborazione con l’Estate Brassaï Succession, la mostra è curata da Philippe Ribeyrolles, studioso e nipote del fotografo.
Il percorso espositivo allestito nelle sale di Palazzo Reale propone circa 220 foto d’epoca in bianco e nero, oltre a sculture, documenti e oggetti personali appartenuti a “l’occhio vivo” della fotografia, così come lo aveva definito l’amico scrittore Henry Miller.
Vicino al movimento surrealista, negli anni ’20 Brassaï diventò redattore-fotografo per l’importante rivista d’arte contemporanea “Minotaure” ed entrò in contatto con grandi artisti e scrittori del periodo, quali Dalì, Breton, Giacometti, Éluard, Man Ray, Picasso e Magritte.
Protagonista indiscussa della fotografia di Brassaï è Parigi, ritratta soprattutto di notte, con le sue strade, i giardini, i monumenti, i locali bohémien sul lungosenna, e i muri coperti di graffiti. Non solo la città, ma anche la variegata umanità che la abitava, fatta di operai, artisti, girovaghi, ma anche clochard e prostitute.
La mostra “Brassaï. L’occhio di Parigi” è aperta a Palazzo Reale tutti i giorni – tranne lunedì – dalle 10 alle 19.30, giovedì fino alle 22.30. Prezzo del biglietto: 15€ intero, 13€ ridotto per giovani fino a 25 anni e anziani sopra i 65 anni.