Nasce a Monaco di Baviera nel 1911 da una famiglia di artisti che sanno infondere in lei uno spiccato senso artistico che la giovane saprà esprimere sin da ragazzina, maneggiando con cura, ma soprattutto con straordinario stile, la macchina fotografica.
A sedici anni si sente già pronta per frequentare con impegno un difficile corso che ha per oggetto la tecnica fotografica nelle sue diverse sfaccettature. Assorbe così bene gli importanti dettagli relativi alla complessa messa a punto della fotografia, che nel 1928 può già affermare di aver gettato le basi per abbracciare la professione.
Si stacca presto dai genitori e si stabilisce a Zurigo, dove si impone presto come valida ritrattista e, grazie all’aiuto di facoltosi personaggi svizzeri, riesce ad aprire una Galleria presso il centro storico di Zurigo che battezzerà con il proprio nome.
La carriera della giovane fotografa procede con successo e immortalerà presto volti conosciuti del mondo della scienza, della politica, delle arti e persino dell’industria. Ma al di là di questi ritratti, non disdegna di dedicarsi al paesaggio. Infatti, visitando l’Italia, rimane particolarmente attratta dall’isola di Ischia, non ancora presa d’assalto dai turisti.
Qui apprezza le sue casupole multicolori, le caratteristiche viuzze, senza dimenticare le splendide spiagge. Con l’occasione si sofferma a fotografare anche i bimbi che giocano per strada, ponendo pure l’attenzione sui loro movimenti che fisserà in alcuni eccellenti scatti.
In generale, Bettina avverte la suggestione delle foto in bianco e nero, cercando sempre di cogliere quell’attimo che suggellerà spesso le testimonianze vive del suo tempo.
Dopo una grave malattia, cerca di reagire con tutte le sue forze, ma il corpo, indebolito anche per l’età (ottantotto anni), si spegne nella sua adorata Zurigo nel 1999.