Primi week-end d’estate, primi giorni di sole. Per abbronzarsi presto e bene, bisogna agire in anticipo…
…Ovunque sia la prima esposizione ai raggi del sole, la regola numero uno è proteggersi! I popoli antichi lo veneravano come la massima tra le divinità: il sole, fonte di luce e di calore è da sempre il simbolo della vita, dell’energia e della forza. E questo rituale si rinnova ogni estate. Prendere la tintarella vuole dire trasformarsi grazie a quel colore dorato della pelle che è segno di vacanza, di novità, di benessere, di vitalità e di bellezza. Luminosa, ambrata e seducente: così deve essere l’abbronzatura perfetta… Ma il requisito essenziale è che la pelle sia sana. Non dimenticarlo è importante soprattutto ad inizio stagione, quando l’entusiasmo per il sole è al massimo, ma le difese della pelle – intorpidite dai mesi invernali – sono al minimo. Per questo motivo le adoratrici del sole devono dedicare particolari cure alla loro epidermide perché tanto i suoi raggi sono preziosi per la salute (fissano nell’organismo la vitamina D), tanto possono trasformarsi in pericolo… Insomma, soddisfare sì la voglia di colore estivo rispettando, però, le raccomandazioni dei medici, che esortano a difendersi dagli effetti nocivi degli UVA e UVB, ricordando che l’esposizione eccessiva al sole favorisce – oltre all’invecchiamento cutaneo – lo sviluppo di tumori della cute come epiteliomi o melanomi.
Due le richieste facili da esaudire con poche, semplici precauzioni:
– evitare le ore di massima irradiazione, tra le 11 e le 14, ed esporsi al sole in modo graduale, dando la possibilità alla pelle di difendersi attraverso l’abbronzatura.
– Usare creme solari con fattore di protezione superiore a 30, meglio se 50, rinnovando l’applicazione dopo due ore o anche prima se si fanno bagni. Usarle in quantità adeguata. Anche le creme a schermo totale, proteggono solo parzialmente.
Un eterno splendore…
Il nemico numero uno delle donne è l’età. Non importa quanti anni si hanno, basta non dimostrarli! Se un’abbronzatura dorata dona un aspetto più sano e luminoso, una sbagliata danneggia la pelle invecchiandola precocemente rendendola spenta ed opaca. I primi fine settimana trascorsi al mare, in piscina o all’aria aperta vanno sfruttati per cominciare a preparare la pelle all’abbronzatura. In questo modo, si conquista subito un’aria più sana, arrivando alle vere vacanze pronte a sfruttare in pieno il sole.
Qualche suggerimento in merito?
Ne parliamo con Dottor Dario Tartaglini, Direttore Sanitario di BETAR MEDICAL, Centro Specializzato in Medicina Estetica di Milano. “Almeno un mese prima di esporsi al sole – suggerisce Dario Tartaglini – si può iniziare a proteggere la pelle dall’interno con un integratore che aumenta e rinforza le difese naturali dell’epidermide che necessitano di tempo per essere attivate e stimolate: per questo motivo “l’integrazione”, prima e dopo l’esposizione al sole, prepara la pelle, la protegge dai raggi solari e prolunga la durata e la qualità dell’abbronzatura. Sempre per aiutare la pelle all’esposizione solare, un valido aiuto arriva anche dalla Medicina Estetica. Sottolinea il Dottor Tartaglini: “La biorivitalizzazione o biostimolazione, è una tecnica che si basa sull’idratazione profonda (proprio quello che serve prima della pelle al sole) della cute e può migliorarne il tono e l’elasticità. Inoltre, stimola la rigenerazione del collagene e dell’elastina, due sostanze fondamentali per il tono e la luminosità della pelle che però diminuiscono progressivamente con il passare del tempo. La zona principalmente trattata è il volto, ma anche il collo e il décolleté.”
Dottor Tartaglini, anche in modo preventivo e con la bella stagione in arrivo, qual è l’età giusta per la biorivitalizzazione?
Questo trattamento è indicato per pelli di ogni età – dai 25 anni in su – per il viso, collo e decolleté. A seconda del tipo di pelle si possono utilizzare preparati dall’effetto idratante, antiossidante e fotoprotettore, per le pelli più giovani che devono essere “rimpolpate”, o ad effetto tensore, per le pelli che hanno perso tono. Si utilizzeranno, nelle une, acido ialuronico, ad azione idratante e attivatrice dei fibroblasti, miscelato con aminoacidi precursori del collagene, dell’elastina e dei glicosaminoglicani; nelle altre, oltre all’acido ialuronico, una soluzione acida ipertonica capace di stimolare, attraverso un’infiammazione controllata, la produzione di collagene. La biorivitalizzazione è una buona soluzione per reintegrare tutti i nutrienti essenziali per la rigenerazione cutanea.
Quando è utile sottoporsi a questo trattamento?
Nelle persone giovani, è utile per prevenire i processi dell’invecchiamento della cute e anche per nascondere le rughe più sottili, mentre in quelle più mature aiuta a migliorare in modo naturale i danni da fotoinvecchiamento (photoaging).
Premesso che la biorivitalizzazione deve essere sempre effettuata da uno specialista, come si svolge la seduta?
Durante la seduta (circa 15 minuti) si utilizzano aghi molto sottili per le iniezioni e un’apposita siringa. Le punture non sono dolorose e non richiedono l’utilizzo di anestetico. Va ricordato che la prevenzione in ogni ambito della Medicina, è riuscita ad evitare l’evolversi di molte patologie. Lo stesso principio vale nella Medicina Estetica. Se poi vi si ricorre prima delle vacanze con un trattamento come la biorivitalizzazione, il risultato sarà ottimale.
Ci sono effetti collaterali o controindicazioni al trattamento?
Non ci sono effetti collaterali importanti. In alcuni casi, si possono verificare lieve rossore o piccolo livido sul punto di iniezione che scompaiono nel giro di pochi giorni. Le controindicazioni riguardano:allergia ai componenti utilizzati, Herpes attivo, gravidanza e dermatiti acute.
Normalmente, quanto durano gli effetti della biorivitilazzazione?
I risultati, visibili sin da subito, hanno una durata di circa sei mesi. Si consigliano, pertanto, due cicli l’anno, prima dell’estate e prima della stagione fredda.