Questo validissimo esempio di romanico lombardo, un’antica struttura con chiari elementi distintivi della tradizione architettonica lombarda, è posta sul monte Cornizzolo, in provincia di Lecco. Non è stata ritenuta candidata dall’organizzazione internazionale che si occupa di inserimenti nell’Unesco.
Sappiamo che tale organizzazione, legata al ben noto Patrimonio Unesco, si occupa dell’inserimento di siti culturali di eccezionale valore e ci spiace molto per questa mancata inclusione. Il complesso religioso lecchese era stato proposto, assieme ad altri monasteri distribuiti in sei regioni italiane, nel tentativo di far valere il suo non comune senso di appartenenza alle antiche e nobili strutture religiose. Esistono però dubbi, va aggiunto con una nota di tristezza, sulla sua reale datazione storica, che diverse fonti farebbero risalire al X secolo.
Tuttavia, sono state rinvenute qui le ossa di un monaco che, secondo accertamenti effettuati con carbonio, risalirebbero ad un periodo che le analisi circoscrivono al VI secolo. E purtroppo questa indicazione, riferita all’organizzazione francese che cura gli inserimenti di strutture religiose, non è stata considerata. La notizia è stata appresa con molta amarezza dal sindaco della vicina Civate, il quale comunque, unitamente all’associazione “Amici di San Pietro”, scriverà una lettera chiarificatrice a Parigi, con le necessarie controdeduzioni del caso.