di Carlo Radollovich
Grazie ad un impegno finanziario da parte del Comune, che supera i duecento milioni di euro, entro l’estate potremo disporre di ulteriori autovelox (sette), che contribuiranno a scoraggiare i furbetti della velocità.
Infatti, due nuove telecamere appariranno in viale Fulvio Testi, altre due in via Virgilio Ferrari (zona Ripamonti), una in via Ferruccio Parri (a sud di via Forze Armate), e infine due in via Palmanova.
Non è ancora stata fissata la data precisa per la relativa attivazione, ma si ritiene, come già accennato, che l’installazione e i successivi collaudi possano terminare entro l’estate.
Considerato il successo ottenuto dagli otto autovelox già in funzione (successo che ha comportato non soltanto un robusto introito di quattrini a favore di Palazzo Marino per le sanzioni comminate agli automobilisti indisciplinati, ma anche per un maggiore rispetto riscontrato delle velocità da parte degli utenti), si è convinti che anche il numero di incidenti possa senz’altro calare.
Contemporaneamente, dovrebbe prendere corpo l’estensione della “low emission zone” ossia la creazione di zone ad emissione ridotta dei gas di scarico, ove sarà addirittura vietata la circolazione per determinati tipi di veicoli. Attenderemo di conoscere al riguardo il parere espresso dai nove parlamentini della città. Saranno comunque vietati, ai varchi d’ingresso milanesi, i diesel Euro 3 a gasolio. Inoltre, dovranno essere studiate le cosiddette strade alternative per consentire, in osservanza al divieto di transito dei camion a gasolio, il trasporto di merci pericolose.
Le proposte relative alla “low emission zone” dovrebbero riguardare, partendo da sud, le seguenti aree: Chiaravalle, Ponte Lambro, Muggiano, Quartiere degli Olmi, Figino, Lessona Est e Ovest, Fulvio Testi (Parco Nord). Tali aree potranno essere definite “isole ambientali” con possibile traffico limitato.
Queste prospettive, nel quadro di una città con la presenza di aria finalmente più respirabile, si presentano complessivamente valide. Ci auguriamo in ogni caso che la burocrazia non interponga i soliti paletti e che il tutto possa concretamente realizzarsi entro tempi decisamente brevi.