sabato, Novembre 23, 2024
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AREA DI SAN SIRO UTILIZZATA PER IL TROTTO SINO AL 2012

di Carlo Radollovich

Si sta approfondendo la possibilità che potenziali investitori possano acquistare gli spazi a fianco dello stadio Meazza, spazi che sino a qualche anno fa erano destinati al Trotto.

Si cerca infatti un partner (ma le difficoltà logistiche non sono poche) che in loco possa prevedere costruzioni residenziali oppure un ente intenzionato a valorizzare concretamente il terreno. Si parla di un’area che sfiora i 150mila metri quadrati e che, in teoria, potrebbe far gola a qualche investitore, tenuto conto della posizione quasi centrale, della sua vicinanza allo stadio calcistico e degli ottimi collegamenti con la metropolitana.

Le eventuali costruzioni dovrebbero però ricevere il beneplacito della Giunta e la vicinanza allo stadio, di per sé positiva, imporrebbe precisi elementi di sicurezza. Inoltre, le altezze degli edifici dovrebbero essere concertate e le volumetrie sarebbero tutte da definire. Tuttavia, tra queste difficoltà non semplici da risolvere, si intravedono due spiragli di luce: la Giunta cambiata potrebbe varare un piano di attuazione e i mutamenti al vertice della Snai, proprietaria dell’area, con il presidente Gabriele Del Torchio ora inseritosi presso il “Sole 24 Ore”, sarebbe in grado di varare un certo piano, almeno sulla carta.

Varrebbe dunque la pena di avviare un certo percorso per tentare di ottenere tutte le necessarie autorizzazioni? Accanto ai citati spiragli, esiste purtroppo un “ma” espresso da parte di Palazzo Marino. Infatti, il Comune desidererebbe riconvertire l’ex Ippodromo al servizio dello stadio Meazza, creando una sorta di centro sportivo per intrattenimenti vari, a cui potrebbero aderire le squadre dell’Inter e del Milan.

Insomma, la “partita” è ancora tutta da decidere, ovviamente senza escludere il parere di coloro che abitano in zona e che desiderano comunque migliorare ulteriormente il destino futuro del quartiere.

Ci si augura in ogni caso che prevalgano soluzioni sensate, soprattutto non in contrasto con il tantissimo verde che l’area è in grado ancora oggi di offrire.

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