lunedì, Novembre 25, 2024
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IL DEGRADO DELLA CHIESA DI S.MAURIZIO, A MONZA

di Carlo Radollovich

Carlo Innocenzo Carloni (1687-1775), pittore appartenuto ad una nota stirpe comasca di artisti, rabbrividirebbe nell’osservare i suoi affreschi che stanno lentamente “sfarinando” nella chiesa barocca di San Maurizio, a Monza.

Colpa dell’umidità, ma anche dei mancati interventi di restauro, le decorazioni settecentesche della parete nord sono purtroppo scomparse e anche l’affresco più rappresentativo, riguardante l’Assunzione della Madonna, versa in condizioni decisamente precarie, evidenziando crepe e macchie saline.

Tempo fa, con il preciso intento di salvare gli affreschi, un solerte Comitato si adoperò nell’organizzare visite guidate e altre manifestazioni, ma il ricavato si mostrò del tutto insufficiente per iniziare le prime opere di ripristino e non se ne fece nulla.

Da nove anni a questa parte, scioltosi il volenteroso Comitato, si occupa di San Maurizio una Fondazione che dispone di un progetto di restauro in fase avanzata di realizzazione, ma la chiesa, un autentico gioiello del 1736 invoca ancora aiuto per la sua risistemazione, anche se il tetto è stato nel frattempo ricostruito, evitando pericolose infiltrazioni d’acqua.

Va ricordato che la chiesa era stata riedificata completamente, appunto nel 1736, perché il tempio antecedente, opera degli Umiliati nel XIII secolo, dedicato in quegli anni a Santa Margherita, era andato completamente in rovina.

Nel 1785 venne soppresso il vecchio monastero in cui furono vissute le scottanti vicende di suor Virgina Maria de Leyva, la religiosa che Alessandro Manzoni descrisse ne “I promessi sposi” con il nome di Gertrude.

All’esterno, a sinistra della facciata, è ancora visibile il portale d’ingresso dell’antico convento che incredibilmente fa ora parte dell’ingresso di un condominio privato.

Dal 1881 la chiesa di San Maurizio appartiene al Duomo di Monza.

Per concludere, la chiesa di San Maurizio non può attendere oltre, pena l’avanzamento del degrado, e le opere necessarie si rivelano oggi più che mai urgenti. Si dice ora che il Fai si sia preso particolare cura del tempio. Auguriamocelo.

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