di Carlo Radollovich
No, non ci troviamo tra le alte vette alpine, ove qualche ardito verricello potrebbe mettere in contatto uno spuntone di roccia con qualche guglia dolomitica.
Incredibile a dirsi, ci troviamo invece a Milano, alle spalle della stupenda piazza Gae Aulenti, a Porta Nuova, esattamente dietro i mercatini di Natale. Qui è stata collocata una torre in ferro alta diciassette metri la quale è stata unita, tramite una fune con carrucola, ad un pinnacolo gemello. Tale pinnacolo si trova al di là di quel campo (forse alcuni lettori lo ricorderanno) che la primavera scorsa era stato coltivato a frumento.
Duecento persone ardimentose, con il sorriso forse un po’ forzato sulle labbra, si sono fatti imbragare e si sono lanciati con tanto di opportune protezioni. Il “viaggio”, almeno per il momento, si intende a titolo gratuito grazie allo sponsor, l’azienda automobilistica che costruisce le Bmw.
L’entusiasmo dei curiosi e di coloro che si sono fatti tentare da questo “volo”, era decisamente alle stelle, tanto che gli organizzatori ritengono di raggiungere presto il numero di tremila interessati.
Possiamo immaginare i brividi, almeno inizialmente, di coloro che hanno voluto cimentarsi nell’impresa. Qualcuno, all’inizio, prima di essere imbragato, ha avuto attimi di incertezza; ma poi quasi tutti hanno saputo vincere il comprensibilissimo timore. Il panorama è ovviamente mozzafiato, con il grattacielo Unicredit da una parte e il Bosco verticale dall’altra (vedi foto).
Questa sorta di sport estremo, tuttavia privo di rischi, come accennavamo, ha coinvolto semplici cittadini, studenti, ma anche turisti, con la sola esclusione dei bambini. In ogni caso, recarsi sulla torre a diciassette metri per guardarsi attorno prima del lancio, genera sicuramente la paura del vuoto.
L’intera attrezzatura (torri, fune, imbragatura, eccetera) ha un curioso nome: “Urban zipline” e attende centinaia di coraggiosi… Vogliamo farci tentare da questo “volo”?