di Antonio Barbalinardo
La sera del 2 aprile 2005 di dieci anni fa, dopo una lunga malattia veniva a mancare Papa Giovanni Paolo II.
Desidero ricordare ai lettori de ilMirino quella serata della morte di Giovanni Paolo II, il Papa che avviò le Giornate mondiali della Gioventù, per me e per molti della mia generazione fu giuda e maestro nella nostra formazione alla fede cattolica.
Ho ancora nella mente il ricordo di quella particolare serata, così come ricordo il pellegrinaggio che feci a Roma per la visita al feretro di Papa Giovanni Paolo II.
Penso che molte persone ricorderanno quella serata con il succedersi degli aggiornamenti di notizie sui diversi circuiti televisivi che riferivano il peggioramento dello stato di salute del Pontefice e l’imminente fine della sua vita terrena.
Seguivo alla televisione le notizie, dove verso le ore 22,00 arrivò l’annuncio ufficiale della morte, che si attendeva da un momento all’altro; ricordo che all’annuncio mi prese un brivido e mi raccolsi in silenzio davanti allo schermo televisivo, recitai l’Eterno riposo rimanendo immobile.
Poco tempo dopo mi affacciai alla finestra, si sentiva già il suono delle campane, con i “rintocchi a morte” proveniente dalla vicina parrocchia di “Gesù Maria e Giuseppe”.
Ero in pigiama, mi rivestii, uscii per andare in chiesa, ma stava arrivando il tram 14, lo presi e andai invece in Duomo.
Arrivato a destinazione, sul sagrato c’era già tanta gente, il Duomo era chiuso, ma cinque minuti dopo fu aperto, ero in fila per entrare, lateralmente fu aperto un passaggio dai preposti al servizio d’ordine, stava arrivando il Cardinale Dionigi Tettamanzi, mi passò a fianco accompagnato dai sacerdoti e vescovi residenti nell’Arcivescovado.
Il Duomo di Milano, alla spicciolata si stava riempendo di fedeli arrivati spontaneamente, senza che ci fosse stato un annuncio o un richiamo, ma solo il desiderio di riunirsi lì per pregare nel ricordo di Papa Giovanni Paolo II.
Il tempo che gli addetti del Duomo predisponessero l’inginocchiatoio e il Cardinale Dionigi Tettamanzi iniziò la recita del Santo Rosario intercalato dai canti in suffragio del Santo Padre.
Nel frattempo arrivò il Prefetto di Milano Bruno Ferrante, dopo un po’ arrivò anche il Questore di Milano Paolo Scarpis, arrivò il Presidente della Regione Roberto Formigoni, e dopo arrivò anche il Vicepresidente della Provincia di Milano Alberto Mattioli.
Dopo la recita del Santo Rosario ci fu una breve omelia del Cardinale, molto commosso e annunciò che nel pomeriggio di domenica alle ore 15,30 si sarebbe celebrato in Duomo la Santa Messa in suffragio del Santo Padre ed aggiunse: “Il Duomo adesso si è riempito di fedeli venuti spontaneamente senza nessun annuncio, provo ad immaginare quanta gente ci sarà domani”.
Dopo la Benedizione, il Cardinale andò a salutare le diverse autorità ed uscì dal Duomo, io ero con l’amico Alberto Mattioli, andiamo insieme verso l’uscita laterale. Arrivati all’uscita c’era il Cardinale Tettamanzi fermo sui gradini circondato dagli operatori televisivi e dai giornalisti che lo intervistavano. Un giornalista chiese: “Eminenza ci dica un pensiero del Papa?”, il Cardinale rispose: “Ricordo con emozione, a luglio di tre anni fa quando mi comunicò di diventare l’Arcivescovo di Milano, la mia diocesi, io ero preoccupato e pensieroso e Lui con una affettuosissima carezza mi invitò ad accettare l’incarico e diventare il Cardinale di Milano”.
I media di tutto il mondo hanno scritto e parlato di Papa Giovanni Paolo II”, Karol Jozef Wojtyla, evidenziando tutti gli aspetti della Sua Missione evangelica compiuta da quello che lui stesso aveva detto: “Uomo venuto da lontano.
Ricordo che allora durante il solenne funerale dell’8 aprile 2005 c’erano molti cartelli con scritte “Santo subito”, oggi è San Papa Giovanni Paolo II.
La Storia di Papa Giovanni Paolo II è nota, un anno fa è stato proclamato Santo insieme a Papa Giovanni XXIII il Papa del Concilio Vaticano II definito anche “Il Papa buono”.
Il recente annuncio di Papa Francesco nell’indire il Giubileo straordinario, quale Anno Santo della “Misericordia di Dio”, inizierà l’8 dicembre prossimo e terminerà il 20 novembre 2016, senz’altro sarà un Giubileo di grande fede comunitaria nella “misericordia divina” e penso anche di un messaggio e proposito di pace, cui oggi abbiamo tanto bisogno.
Il Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco, sarà reso ufficiale il prossimo 12 aprile nella festa della Divina Misericordia istituita proprio da Papa Giovanni Paolo II.
Papa Francesco ha indetto l’Anno Santo della “Misericordia di Dio” giusto dopo due anni dalla Sua elezione a Pontefice, forse non casuale. Un Giubileo che ci riporta alla memoria quello straordinario indetto da Papa Giovanni Paolo II sulla “Redenzione” avviato il 25 marzo 1983 nella Solennità dell’Annunciazione del Signore.
Ho pensato di ricordare così il caro Papa Giovanni Paolo II che aveva avviato un nuovo percorso della Chiesa Universale, quello che oggi prosegue e percorre Papa Francesco al secolo Mario Jose Bergoglio, affettuosamente detto “Papa Bergoglio” così come allora noi chiamavamo soltanto “Papa Wojtyla”.
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