Nel prossimo mese di ottobre, secondo quanto riportato dagli organi di stampa, scatterà il divieto di circolazione per le due ruote che inquinano maggiormente, entrando in città nelle Aree B e C.
Questa misura ha suscitato vive proteste tra i motociclisti, i quali, proprio ieri, si sono radunati in piazza Duomo, circa in mille, per far sentire il proprio dissenso.
Al di là di questa manifestazione, motociclisti e scooteristi hanno lanciato una petizione che ha sin qui raccolto oltre 17 mila firme. Essi sostengono che non sono le due ruote ad inquinare di più (tenuto conto della loro agilità percorrendo le vie cittadine, nonché della loro minima stazza), ma sono invece le auto che, con i loro frequenti e ripetuti ingorghi, rendono l’aria non solo impura ma addirittura ben più tossica.
Si evidenzia inoltre che la circolazione delle moto tende a snellire il traffico, impostandolo molto più fluidamente rispetto a quello automobilistico, e pertanto si auspica che i divieti prospettati vengano rimossi o comunque sostanzialmente rivisti. Comunque, in attesa che si faccia maggiore chiarezza su questo contestatissimo “bavaglio”, riportiamo qui di seguito gli estremi dei divieti che sarebbero pronti a scattare:
Per motocicli, ciclomotori e scooter:
Dal primo ottobre 2024: PER 2 tempi Euro 2 – a gasolio Euro 2 – a benzina 4 tempi Euro 0 ed Euro 1
Dal primo ottobre 2025: PER 2 tempi Euro 3 – a gasolio Euro 3 – a benzina a 4 tempi Euro 2
Dal primo ottobre 2028: PER a benzina 4 tempi Euro 3
Dal primo ottobre 2030: PER a 2 tempi Euro 4 – a gasolio Euro 4 ed Euro 5
Per contro, vi saranno moto che potranno sempre entrare e circolare sia in Area B sia in Area C e cioè quelle con motori a 2 tempi di classe Euro 5, quelli a benzina 4 tempi di classe Euro 4 ed Euro 5, quelli a Gpl, quelli a metano, gli ibridi egli elettrici.