Percorrere ieri mattino viale Ranzoni, in auto, sembrava di “guadare” un fiume appena esondato tra le strade. Ovviamente, la velocità dei mezzi scendeva vistosamente, non soltanto per il timore di scontrarsi con qualche grosso oggetto trasportato dall’acqua, ma anche per consentire alle persone (poche) di attraversare il viale con le scarpe immerse nel fango, senza però incorrere in consistenti e spiacevoli docce.
Osservando il cielo più che plumbeo, il pensiero dei milanesi filava dritto verso il Seveso, immaginando una serie di inondazioni assai devastanti per le vie colpite. Per fortuna, questo fiume non ha inondato negozi e cantine dei quartieri, come avvenuto in passato, perché la vasca di laminazione, da poco ultimata, svolgeva egregiamente il suo compito, ossia quello di evitare i tanto temuti allagamenti.
Infatti, questa straordinaria vasca, ha consentito il deflusso verso la città solo del quantitativo d’acqua che veniva inoltrato verso i tratti coperti del fiume. Il surplus, provvisoriamente orientato verso la vasca, sarà ripompato nel Seveso quando l’allarme sarà cessato.
Ci si augura tuttavia, che non solo questa vasca di laminazione possa entrare in funzione, perché, in caso di quantitativi superiori a quelli scesi ieri dal cielo, possano essere utilizzati anche gli analoghi “contenitori” già progettati e cioè quelli di Senago, Paderno Dugnano e Lentate. Solo quando queste tre vasche supplementari saranno disponibili, potremo considerarci protetti dalle piene del fiume.
A proposito delle piogge battenti di ieri, va ricordato che anche il Lambro è sempre stato monitorato. Il fiume è stato perciò costantemente controllato, tenuto conto che le vasche collocate a Costa Masnaga e a Inverigo, prontamente attivate, hanno potuto scongiurare eventuali allagamenti in un primo tempo previsti.
Già da oggi il tempo è migliorato sensibilmente e nella giornata di domani sono previste temperature massime che potranno sforare i 17 – 18 gradi.