di Sara Sedici
Innovazione, digitalizzazione e sviluppo con uno sguardo rivolto alla sostenibilità e all’inclusione.
Questi sono stati i temi principali dell’evento digitale Reshape The World, svoltosi ieri, mercoledì 24 marzo, con cui Il Sole 24 Ore ha voluto porre l’attenzione sull’importanza del cambiamento e della trasformazione, soprattutto in questo preciso momento storico dove tutta la nostra quotidianità è stata sconvolta.
Circa 10mila persone hanno seguito l’evento composto da interviste e tavole rotonde a cui hanno preso parte importanti figure del mondo dell’economia, in un confronto sul futuro non solo delle aziende, ma di tutto il sistema italiano.
Un cambiamento partito all’interno del giornale stesso dopo l’uscita, il 16 marzo scorso, del nuovo formato. Il quotidiano, infatti, è passato dal modello Broadsheet – la pagina gigante che ormai risultava non solo poco pratica per i lettori ma anche antistorica – al modello Rhenish con un’impaginazione su 6 colonne e una nuova organizzazione dei contenuti all’interno. Arricchiti anche i contenuti digitali attraverso la nuova app e una nuova attenzione verso i format multimediali.
Dopo i saluti iniziali, sono stati proprio il presidente del Gruppo 24 Ore, Edoardo Garrone, e l’amministratore delegato, Giuseppe Cerbone, a raccontare come queste trasformazioni seguano le richieste degli attuali modelli organizzativi ma non vadano ad intaccare il valore e i principi del giornale stesso.
Anche Fabio Tamburini, direttore del Sole 24 Ore, ha sottolineato la necessità del cambiamento e l’importanza, però, di mantenere un legame con il passato.
“Il Sole 24 Ore, l’ho scritto in un editoriale pubblicato nell’ultimo numero con il vecchio formato, ha un passato glorioso” – afferma il direttore Tamburini, che prosegue dicendo “Il Sole 24 Ore cambia ma nella continuità, onore delle armi al vecchio formato ma bisogna essere coerenti: noi scriviamo quasi tutti i giorni, e lo scriviamo perché ci crediamo davvero, che da questo momento difficile di crisi del Paese si esce puntando sullo sviluppo, puntando sull’innovazione, sul cambiamento”.
Ed è proprio l’attenzione verso l’innovazione che ha permesso al quotidiano di raggiungere numeri importanti: sono circa “785mila i lettori che ogni giorno leggono Il Sole 24 Ore, in aumento del 6% nel 2020” – ha affermato Federico Silvestri, direttore generale 24 ORE System.
Come accennato prima, però, questo evento ha voluto rivolgere la sguardo a una realtà più ampia, quella dell’economia italiana e globale per comprendere quali step siano già stati raggiunti e quali siano le sfide per le aziende del futuro.
Interessanti, in quest’ottica, le due tavole rotonde: la prima, intitolata “Reshape: il nuovo capitale umano nella nuova industria dell’innovazione” – a cui hanno preso parte Emma Marcegaglia, presidente B20, Roberto Prioreschi, managing director Bain & Company Italia e Turchia, e Ferruccio Resta, rettore Politecnico di Milano e presidente CRUI – e la seconda denominata “Reshape: innovazione, digitalizzazione e green economy. La grande sfida del sistema italia” in cui hanno discusso Giuseppe Castagna, amministratore delegato Banco BPM, Alessandro Profumo, amministratore delegato Leonardo, Giorgio Saccoccia, presidente Agenzia Spaziale Italiana, e Roberto Tomasi, amministratore delegato Autostrade per l’Italia.
Giovani e digital, sono stati gli elementi comuni di questi due confronti quali condizioni essenziali per riuscire a ripartire dallo stallo creato da questa pandemia. Ma per ripartire è necessario anche assumere, come sottolineato da Carlo Bonomi, presidente di Confindustria:
“Più che un blocco dei licenziamenti ormai è un blocco delle assunzioni. Come Confindustria abbiamo sempre auspicato che si iniziasse a lavorare per la ripartenza. Dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2019 abbiamo creato 800 mila posti di lavoro. Nel solo 2020 ne sono stati bruciati 450 mila. Non si può pensare di rimanere fermi al blocco dei licenziamenti”.
A conclusione di questo confronto sull’economia del Paese e dell’evento, la conversazione fra il Direttore del Sole 24 Ore e Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo Economico, dedicata all’ultimo Decreto Sostegni e agli aiuti rivolti alle aziende.
“La norma inserita nel Dl Sostegni è quella di creare un bridge finanziario per traghettare al di là del fiume, della pandemia le aziende e permettere loro di operare. Quello che non possiamo permetterci è farle soffocare”.