di Ugo Perugini —–
Quando il lavoro degli amministratori è improntato all’etica e alla professionalità
E’ una tradizione che si ripete negli anni, quella del Premio CSDM, voluto e organizzato dal CEO, dottor Carlo Dallagiovanna.
Una tradizione che ha un obiettivo preciso: quello di segnalare con un riconoscimento, ormai diventato prestigioso nell’ambito dell’attività degli amministratori di condomìni, chi si è distinto nella propria attività quotidiana di consulenza, sensibile alle esigenze di tipo economico, di evoluzione tecnologica ma anche umana e sociale dei propri clienti.
Chi, come gli operatori di CSDM, svolge il ruolo di certificatori, verificando giorno per giorno la rispondenza dei servizi forniti alle esigenze dei clienti, attenti al rispetto delle prescrizioni di legge, della puntualità e della flessibilità degli impegni assunti, può facilmente rendersi conto della qualità del lavoro espresso dagli amministratori, che nella stragrande maggioranza dei casi si impegnano con grande passione nel loro delicatissimo ruolo.
Un lavoro che richiede un ventaglio ampio di competenze che vanno dagli aspetti meramente economici e contabili, a quelli tecnici, giuridici, fiscali e relazionali. Oltretutto, è una categoria di operatori che in certi casi ha difficoltà a scrollarsi di dosso critiche o pregiudizi negativi, che riguardano peraltro una esigua minoranza di persone. Con il Premio CSDM, finalmente, alla ribalta vengono portati esempi virtuosi che nobilitano le figure professionali che operano in questo ambito, come il primo premiato
Giuseppe Vicentini
che non è un amministratore ma un ottimo professionista, esperto nella manutenzione dei cancelli automatici. Vicentini ha fondato l’Associazione Cancelli e Porte Sicuri, allo scopo di certificare la qualità di queste strutture, attraverso adeguati software e particolari processi per sviluppare cultura e formazione in un settore che tratta uno degli aspetti più pericolosi per l’incolumità dei condomini ma anche del pubblico in genere. Giuseppe Vicentini lavora da 50 anni in questo settore e l’Associazione da lui fondata mira alla funzionalità e alla sicurezza dei servizi offerti, ancora lontana dagli standard di sicurezza (basti pensare che solo 1 cancello su 100 è in regola con le norme CE) e la responsabilità di manutentori e istallatori in questo ambito è gravosa ed eventuali criticità si pagano a livello civile e penale.
Il secondo premiato è stato l’Amministratore condominiale
Andrea Bressan
un professionista estremamente preparato e attento alle esigenze economiche dei condomini da lui amministrati. La sua sensibilità e la conoscenza delle normative vigenti gli ha consentito di far risparmiare ai condòmini del fabbricato di via Aleardi (costruito nel lontano 1894) oltre un milione di euro per i lavori di ristrutturazione, facendo ricorso al Sisma Bonus che ha consentito di portare in detrazione l’85% del debito, riducendolo drasticamente e, nel contempo, incrementando il valore di mercato al metro quadro degli appartamenti presenti.
Il terzo riconoscimento è andato a
Marina Monti
che rappresenta una gradita sorpresa professionale. Una donna che dopo aver lavorato dietro le quinte dello Studio Monti, a seguito della perdita del fratello, ha accettato la sfida dimostrandosi all’altezza del compito, portando avanti la tradizione venticinquennale di una amministrazione che spazia dalla gestione dei fabbricati pubblici e privati alle destinazioni prettamente residenziali e commerciali. Sempre mostrando livelli di professionalità e correttezza altissimi.
L’ultimo premio alla carriera è stato consegnato al ragionier
Franco Toffoloni
per i 50 anni di lavoro come amministratore, commercialista e revisore dei conti a Milano. Una lunga e brillante carriera, improntata alla serietà e all’impegno, costellata di successi e soddisfazioni, sempre circondato dalla stima e dall’apprezzamento da parte dei clienti e dei collaboratori.
La cerimonia, che è stata allietata dalle musiche del duo Bianchini Lontani, con temi della tradizione scozzese e irlandese, è poi proseguita con l’intervento di Suor Carla che ha suggerito una meditazione sul famoso passo del Vangelo che riguarda la storia dei Magi, che seguendo una stella, arrivano a riconoscere il Salvatore, in un bambino appena nato. Da questo passo sono emersi alcuni spunti interessanti. Il significato della parola “desiderio”, che etimologicamente significa mancanza delle stelle, quindi esigenza di trovare qualcosa che dia senso alla nostra vita, avvalendoci dell’intelligenza e della resilienza che offre la fede. Questo desiderio è quello che deve animarci anche nel nostro quotidiano, ha aggiunto Suor Carla, per essere capaci di gestire le diversità e le conflittualità, recuperando in ogni circostanza il senso dell’umanità.
Si è poi proceduto all’estrazione di cinque premi (weekend per due persone in una Beautyfarm a quattro stelle) con l’aiuto di Sabrina Fallarino, che ha dato un contributo importante all’organizzazione e alla riuscita dell’evento, e di Giorgio Dallagiovanna, il figlio di Carlo. A seguire, un ricco buffet ha concluso la manifestazione.