di G.P.
Apre ufficialmente domani, venerdì 22 giugno, presso le sale del quarto piano del Museo del Novecento di piazza Duomo, “Segni nel tempo”, la mostra antologica dedicata ad Agostino Ferrari, che rimarrà visitabile fino al prossimo 28 ottobre 2018.
Ferrari – milanese, classe 1938 – è maestro indiscusso del segno come “scrittura non significante”; segno quale strumento espressivo capace di raccontare le emozioni personali e le reazioni dell’artista verso la realtà esterna, ma anche segno quale cifra di un linguaggio partecipe del mainstream contemporaneo, fra post-informale, arte programmata, minimal, pop e vari ritorni alla pittura.
La mostra – curata da Martina Corgnati – ricostruisce il percorso artistico di Ferrari, con nove opere di formato grande e grandissimo che raccontano la fase di “rifondazione” dell’artista, avvenuta a fine anni Settanta, quando Ferrari decise di recuperare un segno più gestuale: tra queste tele trovano spazio i “Palinsesti, gli “Eventi”, le “Maternità” e i recentissimi “Prosegni (Interno/Esterno)”, e anche un’opera inedita, realizzata appositamente per questa esposizione.
L’allestimento di “Segni nel tempo” prevede anche un archivio, che raccoglie una serie di opere più piccole, esemplificative della prima parte del percorso artistico di Ferrari: dai “Racconti” del 1963, ai “Teatri del Segno”, passando per le “Forme totali” – che al tempo suscitarono l’interesse e l’apprezzamento di Lucio Fontana – fino agli “Studi per Autoritratto” e le “Analisi del colore”.
La mostra comprende in totale oltre 100 tra opere, bozzetti e carte, che gettano luce sul metodo e sul processo creativo seguiti dall’artista milanese nello svolgimento del proprio lavoro.
Il 27 settembre – sempre presso gli spazi del Museo del Novecento – sarà presentato ufficialmente anche il catalogo generale dell’opera di Agostino Ferrari, a cura di Martina Corgnati e pubblicato da Electa, in occasione dell’ottantesimo compleanno dell’artista.
Ricordiamo che la mostra “Segni nel tempo” è visitabile tutti i lunedì dalle 14.30 alle 19.30, martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 9.30 alle 19.30 e giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30; il prezzo d’ingresso è compreso nel costo del biglietto del Museo.