venerdì, Aprile 26, 2024
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MILANO: LE TREMENDE PERDITE DEL 1943

di Carlo Radollovich

Sappiamo quanti dolorosi danni coinvolsero la nostra città a seguito dei bombardamenti aerei del 1943.

Tra gli obiettivi principali, nel mirino delle forze inglesi e statunitensi, figuravano l’Alfa Romeo, le Officine Borletti, la Magneti Marelli, la Pirelli, la Breda, l’Ansaldo.

I più anziani ricordano senz’altro gli allarmi che scattavano preannunciando l’arrivo degli aerei nemici. Quello di particolare intensità sonora veniva irradiato dalla piccola torre, ancora oggi visibile in via Ceresio, a pochi metri da Porta Volta.

Nel febbraio del ‘43 si registrarono danni anche al patrimonio artistico come le chiese di Santa Maria del Carmine e San Giorgio al Palazzo nonché la Pinacoteca Ambrosiana, il Conservatorio, il Teatro Lirico e il secondo piano della sede del Corriere della Sera (opera di Luca Beltrami, 1904) in via Solferino.

Tra decine di morti e feriti, si contarono complessivamente 10mila persone senza tetto. Lo sfollamento da Milano fu massiccio e un gran numero di cittadini si riversò verso la Brianza, il Lodigiano e il Pavese, creando caos nell’assegnazione  delle tessere annonarie, congestionando i mezzi di trasporto, facendo pure registrare, come previsto, effetti negativi sul morale di coloro che abbandonavano via via le loro case.

Tra il 7 e l’8 di agosto venne distrutto il Teatro dei Filodrammatici, il Teatro Garibaldi, un’ala dell’ospedale Fatebenefratelli e gravi danni vennero inferti al Teatro alla Scala, al Museo di Storia Naturale e al Palazzo Sormani, per un totale di 600 edifici distrutti.

Nella notte tra il 12 e il 13 agosto, l’allarme risuonò poco dopo la mezzanotte e a farne le spese furono le chiese di San Fedele e Santa Maria delle Grazie, l’Aquario Civico, la Fiera Campionaria e aziende di diversa importanza. Le vittime furono relativamente poche (circa 20) poiché in molti avevano già abbandonato la città.

Ma due notti attendevano ancora Milano per diverse centinaia di distruzioni: quella dal 14 al 15 agosto (gravemente danneggiate l’Università Cattolica e piazza Sant’Ambrogio, completamente abbattuto il Teatro Dal Verme) e quella dal 15 al 16 agosto (completamente distrutta la Rinascente e ingenti danni subiti dal Duomo).

Risultato tragico a fine 1943: morti 1500 cittadini circa, colpiti il 50% degli edifici di Milano, 250mila i senza tetto e 300mila gli sfollati.

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