sabato, Novembre 23, 2024
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ABBATTUTA L’ORSA KJ2 IN TRENTINO

di Carlo Radollovich

La madre di due piccoli orsacchiotti, contraddistinta con la sigla KJ2, è stata uccisa ieri da alcuni agenti del Corpo forestale della provincia autonoma di Trento.

Era considerata pericolosa anche perché, nel 2015, aveva già commesso una prima aggressione nei confronti di una persona in località Cadine, nelle vicinanze di Terlago. In quell’anno era stata narcotizzata e al suo collo veniva applicata un’apparecchiatura radio per controllare tutti i suoi movimenti. Ma nel 2016 l’animale di era liberato del collare e nello scorso mese di luglio aveva ferito un pensionato, proprio a Terlago, azzannandolo alle gambe e ad un braccio. Poi la caccia della Forestale e la decisione di far fuori il plantigrado.

I nostri lettori forse ricorderanno che, nel settembre del 2014, si era verificato un episodio di pericolosità a proposito dell’orsa Daniza, la quale, dopo aver aggredito un contadino in Val Borzago (sempre in Trentino), aveva fatto perdere le proprie tracce assieme a due cuccioli. Rintracciata dopo una ventina di giorni, venne catturata e subito narcotizzata. Ma la dose di anestetico impiegata era risultata eccessiva, cosicché il plantigrado cesso’ di vivere.

A proposito dell’orsa KJ2, ci si è chiesto se non fosse stato il caso di catturare l’animale per poi inserirla in un posto sicuro, ossia in una struttura recintata, nella quale avrebbe potuto godere di spazi sufficientemente ampi.

Gli animalisti di sono ovviamente fatti sentire e hanno già chiesto elementi di chiarezza sull’uccisione, lamentando anzitutto che la decisione relativa all’abbattimento doveva essere presa a livello governativo e non dal Corpo forestale. E’ stato inoltre espresso vivo rincrescimento per la perdita di un esemplare protetto.

Attualmente, in Trentino, sono presenti una cinquantina di orsi e in molti si augurano che non avvengano più dolorose eliminazioni se non in casi gravissimi, ritenuti irrimediabili sotto il profilo della sicurezza umana.

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