Considerati i 197 milioni di euro che Milan e Inter verseranno al Comune di Milano, rileviamo che Palazzo Marino non resterà indifferente, ma parteciperà alle spese relative alla demolizione dello stadio e si accollerà, tra l’altro, i costi per la bonifica del verde. Ma un punto resta chiaro: il Comune non sborserà nemmeno un euro per la rifunzionalizzazione del nuovo stadio.
Questa è la prima tranche (chiamiamolo atto) di quanto avverrà, in particolare sino a quando il Consiglio voterà la delibera relativa, con tutta probabilità a fine settembre. E di una cosa il sindaco Sala si è fatto garante. L’ “affare” San Siro non rappresenta affatto un’opzione sulla sua permanenza a Palazzo Marino e ciò ha senza dubbio fatto calare la tensione che gravava su questo argomento.
Il centrodestra, capitanato in questa “disfida” , tra gli altri, da Gabriele Albertini e da Letizia Moratti, ha lanciato al centrosinistra la proposta di un Patto per Milano che sappia riunire insieme Stadio e Salva Milano. In caso di reazione positiva, Forza Italia potrebbe votare a favore della delibera, ma tutto quanto è ancora sotto esame.
Sala ha voluto anche effettuare una precisazione a proposito della Zona a traffico limitato riguardante il Quadrilatero. E’ vero che tutti i parcheggi in loco sono stati eliminati ad eccezione di quelli per disabili, ma ha pure voluto sottolineare che coloro i quali desiderano sistemare la propria autovettura nei box sotterranei sono assolutamente liberi di farlo, senza ricevere a casa nessun genere di multa.