Dal 5 ottobre 2025 al 25 gennaio 2026, il Museo d’arte Mendrisio si trasforma in un tempio della grafica novecentesca, ospitando due mostre monografiche dedicate a Pablo Picasso e Markus Raetz. Due giganti dell’arte, diversi per stile e poetica, accomunati da una passione viscerale per l’incisione, un’arte antica che hanno saputo rendere incredibilmente moderna. Ma cosa rende queste esposizioni così speciali? La risposta sta nella loro capacità di intrecciare tecniche secolari con visioni rivoluzionarie, offrendo al pubblico un’esperienza che è al contempo un viaggio nel tempo e una scoperta contemporanea.
Picasso: il maestro che affrontava le diverse tecniche grafiche con spirito di scoperta
Se ci immergiamo nel mondo di Pablo Picasso, che si presenta con oltre 150 opere, provenienti dal fondo donato da Georges Bloch, possiamo scoprire l’anima sperimentale del genio spagnolo. Curata da Barbara Paltenghi Malacrida e Matthias Frehner, la mostra esplora temi come tauromachia, mitologia, ritratti ed eros, attraverso puntesecche, acqueforti, linoleografie e litografie. Ogni opera è una finestra che si apre nella mente di Picasso, che trasformava il lavoro di incisione rendendolo capace di creare emozioni e visioni, spesso raccontando una vita intera. Nel percorso del museo si intrecciano cronologia e tecniche con una immediatezza visiva incredibile. Un lavoro quello di Picasso che negli ultimi anni della sua vita (aveva già 87 anni) diventa frenetico. Realizza fino a 7 lastre al giorno, quasi preso dall’ansia di lasciare un segno ai posteri, sentendo vicina la fine.

Markus Raetz: il bulino che sfida la percezione
Accanto a Picasso, Markus Raetz (1941-2020) incanta con una mostra dedicata alle sue incisioni a bulino, molte delle quali inedite. Curata da Francesca Bernasconi e Rainer Michael Mason, l’esposizione presenta oltre 80 opere che esplorano volti, prospettive e forme geometriche, in un dialogo costante con maestri come Dürer e Morandi. Raetz trasforma il bulino in uno strumento di magia visiva, creando immagini che cambiano a seconda di come le guardi. La forza di sintesi di un piccolo segno su una lastra può contenere spazi infiniti. Le sue opere, spesso di piccolo formato, vanno oltre l’apparenza, a saperle guardare.
Un dialogo tra generazioni e tecniche
Queste due mostre non sono solo esposizioni, ma un confronto tra due artisti che hanno rivoluzionato l’incisione. Picasso, con la sua energia travolgente, e Raetz, con la sua riflessione sulla percezione, dimostrano come la grafica non sia un’arte minore, ma un campo di sperimentazione parallelo alla pittura e alla scultura. Le tecniche calcografiche, dal bulino all’acquatinta, diventano protagoniste, raccontando storie di innovazione e tradizione. E si scoprono delle similitudini nelle loro opere, che si parlano attraverso il tempo e che collegano due spiriti diversissimi tra loro, uno spagnolo ribelle e uno svizzero contemplativo.

Un’esperienza da non perdere
Le mostre di Mendrisio sono accompagnate da cataloghi bilingui (italiano-tedesco) ricchi di saggi e riproduzioni, perfetti per approfondire. Inoltre, la mostra su Picasso si lega a un’esposizione parallela a Zurigo, che esplora il suo rapporto con Georges Bloch. Anche chi non è un appassionato d’arte ma solo un curioso in cerca di ispirazione, potrà apprezzare queste esposizioni che sapranno condurlo in un mondo dove ogni linea incisa è una storia, ogni segno un mistero da svelare. Ma bisogna essere pronti a lasciarsi sorprendere da due maestri che hanno fatto dell’incisione un’arte senza tempo.
Museo d’arte Mendrisio – Piazzetta dei Serviti 1 | CH – 6850 Mendrisio -Tel. +41 (0)58 688 33 50 | museo@mendrisio.ch museo.mendrisio.ch – Orari: Ma–Ve 10–12 e 14–17 | Sa–Do e festivi 10–18
Chiuso il lunedì. Il museo resterà chiuso anche il 24 e 25 dicembre 2025, e l’1 gennaio 2026 -Festivi aperto