Avevamo conosciuto, anni fa, il titolare di uno storico negozio di tessuti posto al nr. 68 di via Moscova: Giacinto Asnaghi. Era una persona del tutto particolare, che amava intrattenere i clienti più assidui in un perfetto dialetto milanese, non “arioso” come i vecchi milanesi sottolineavano, signorile nei modi e sempre disposto a fornire indicazioni, anche tecniche, sul genere di tessuto desiderato.
Ora la bottega, sempre ricca di stoffe dei più disparati tipi, è stata affidata al nipote Marco Ghelfi, persona capace e molto attenta nel suggerire quel tal filato, particolarmente adatto per quell’uso che il cliente vorrebbe farne.
I clienti italiani sono numerosi (le sartorie, non soltanto quelle di grido, si rivolgono spesso a questo negozio), ma ancora più folta è la clientela estera che contatta di persona, non solo per e-mail, i validi ed esperti collaboratori della ditta per ottenere validi suggerimenti. Poi, ovviamente, arrivano anche gli ordini relativi alle stoffe.
Quali vanno per la maggiore ? Senza dubbio prevalgono le proposte di natura prettamente italiana, non soltanto apprezzata per l’alta qualità, ma anche per gli originali design. Insomma, qui si acquistano stoffe importanti destinate a quei couturier che sono in grado di confezionare, ad esempio, abiti da uomo veramente di classe.
Ma sono pure disponibili sete da utilizzare per vestiti da sposa e in questo caso la clientela, non necessariamente abbiente, si rivolge con molta fiducia alla bottega Asnaghi. Esistono pure speciali accordi con le scuole di moda e gli studenti, sulla base dei ritagli forniti, si impegnano nel comprendere le sostanziali differenze che esistono tra filato e filato.
Ma esiste un altro aspetto che pone la famiglia Asnaghi su un livello decisamente alto: infatti, diverse boutique del centro città valorizzano le proprie vetrine esponendo stoffe di spicco. Inoltre, quando vengono allestite opere alla Scala, non di rado emergono stoffe siglate Asnaghi, il cui marchio e’ stato registrato.