Si ipotizza che il Meazza non possa più, in futuro, essere di proprietà del Comune, ma appartenere alle squadre di Milan e Inter. Il tutto è stato proposto, scritto e inviato a mezzo lettera al sindaco Beppe Sala, il quale ha già risposto sottolineando che si valuteranno aspetti tecnici e finanziari per questo eventuale passaggio di proprietà.
Se ne discuterà nella seconda settimana di settembre. Si rimarca tuttavia che l’intero argomento non potrà prescindere dal famoso Piano A, ossia l’edificazione di un impianto nuovo che riguarderebbe la cosiddetta “cattedrale” a fianco del vecchio Meazza che rimarrebbe in vita solo in parte.
Ma esistono altre due ipotesi. La prima contempla l’acquisto delle aree per la riqualificazione dell’impianto e la seconda riguarderebbe l’acquisto dello stadio e concessione in diritto di superficie a lungo termine delle restanti aree, indispensabili per una riqualificazione in toto.
Esiste in ogni caso un punto importante che ne’ Milan ne’ Inter mettono chiaramente in risalto, ossia l’esistenza di un Piano B che prevede di erigere due impianti fuori città: per i rossoneri si tratta di un’area situata a San Donato Milanese (già acquistata lo scorso febbraio) mentre i nerazzurri fanno capo ad una superficie presente in Rozzano.
In sostanza, le squadre milanesi desiderano conoscere preventivamente quale siano le condizioni reali per poter procedere ad una costruzione in Milano, senza dimenticare un nodo assai importante e cioè il costo complessivo che si aggirerebbe sui 350 milioni di euro.
Per concludere: nel caso in cui i due club decidano di propendere per l’acquisto, essi sarebbero del parere che ciò dovrà avvenire effettuando una gara pubblica, escludendo inserimenti a capitale misto pubblico/privato. Ma, come già accennato, se ne discuterà nella seconda settimana di settembre.