di Carlo Radollovich
Stefano Gatti, sin qui impegnato nella sua carica relativa agli Affari Internazionali di Expo e braccio destro del Commissario Unico Giuseppe Sala, ha sostituito Cesare Vaciago alla direzione del Padiglione Italia.
Uno dei suoi principali compiti sarà quello di intrattenere contatti con i commissari dei Paesi ospiti presso l’Esposizione; inoltre, si premurerà di dare assistenza nella realizzazione dei siti espositivi e di ricevere le personalità di maggiore spicco.
Ottorino Passariello, direttore della Operations Division, sarà a capo di un gruppo di persone ulteriormente rafforzato che gestirà tra l’altro l’assistenza medica, offrirà sostegno ai Paesi partecipanti in caso di emergenze o richieste specifiche e assisterà chi sarà ospite dei cluster, ossia i ben noti padiglioni collettivi dedicati a Paesi che hanno in comune una caratteristica agricola o geografica. La squadra di Passariello, che avrà come vicedirettori Piergiorgio Borgorelli, Davide Sanzi e Luigi Osmetti, si occuperà pure di rifornimento ai vari ristoranti, dei necessari controlli alimentari, della pulizia in generale, della gestione dei volontari.
Ma ecco un quadro riassuntivo di coloro che saranno a capo di quella complicatissima “macchina” che si chiama Expo 2015, sulla quale, da maggio a ottobre, saranno puntati gli occhi del mondo:
Consiglio d’amministrazione:
Giuseppe Sala, Commissario Unico e amministratore delegato di Expo 2015.
Diana Bracco, Presidente di Expo 2015 e commissario generale di sezione per il Padiglione Italia.
Affiancheranno i due big tre consiglieri e precisamente: Alessandra Dal Verme, Fabio Marazzi e Michele Saponara.
Dirigenti di spicco:
Roberto Arditti, Institutional Affairs
Francesco Marzari, Legal
Rossella Citterio, Communication
Stefano Gatti, Padiglione Italia e Partecipants Division
Ottorino Passariello, Operations Division
Piero Galli, Sales & Entertainment Division
Christian Marangone, Principal Staff
Non ci resta che augurare all’intero team di Expo un proficuo ed efficiente lavoro, nel segno di quella coscienziosa operatività che darà senz’altro lustro al buon nome italiano.