di Carlo Radollovich
Cominciata nel 2006, l’opera voluta dalla giunta Albertini, quando non era ancora completamente certa la dismissione della vecchia Fiera Campionaria, doveva essere completata entro il 2010.
Ma una serie di complicazioni logistiche e di imprevedibili ritardi, prolungava oltre misura i lavori della galleria lunga un chilometro circa, il cui costo iniziale era previsto in 62 milioni di euro per poi giungere ai 115 attuali.
Si poteva tuttavia ipotizzare, nei mesi scorsi, che il tunnel, nella prospettiva di un collegamento con il nuovo stadio Milan al Portello, rinascesse dal dimenticatoio per facilitare il deflusso dei tifosi dopo le partite. Purtroppo, il progetto relativo al sogno rossonero è da considerarsi per ora congelato perché i costi di bonifica del territorio si rivelano decisamente elevati (dai 20 ai 50 milioni di euro), cosicché l’operazione galleria si presenta al momento più lontana dalle reali necessità di servizio.
Va ricordato che i lavori di bonifica, questa volta connessi con la realizzazione del tunnel, rappresentarono la causa principale dei dilatati tempi degli scavi sulla tratta De Gasperi – Gattamelata. Sono stati estratti ben 600mila metri cubi di terra, fattore che, unitamente ai costi della necessaria bonifica dei terreni, ha fatto sensibilmente lievitare le spese originariamente previste. Inoltre, tutti gli esborsi da sostenere si erano incanalati in un pesante contenzioso, della durata di oltre tre anni, con l’impresa incaricata dei lavori.
Ora ci si chiede: quale sarà l’effettiva utilità di un’opera che, tra l’altro, avrebbe dovuto collegarsi con il progettato e semiaccantonato maxi-tunnel in direzione dell’aeroporto di Linate? Sussiste il rischio di un progressivo abbandono della galleria De Gasperi – Gattamelata qualora la realizzazione dello stadio Milan non andasse in porto?
Dopo nove anni di attesa, il comune cittadino milanese sembra quanto meno disorientato. Ci si augura in ogni caso che vengano adottate le soluzioni più valide.