di Carlo Radollovich
Inaugurata il 16 maggio dopo un periodo di realizzazione che ha richiesto tre anni circa e una spesa superiore ai due miliardi di euro, costi sostenuti da soggetti privati, è lunga 32 chilometri e possiede tre corsie oltre a quella d’emergenza.
A pochi giorni dalla sua entrata in servizio, in pochi avrebbero scommesso che su questa arteria scorre già un transito di tutto rispetto: 40mila veicoli al giorno. Inoltre, collegando la A4 (ad Agrate Brianza) con la A1 (a Melegnano) e potendo contare su sei svincoli di notevole importanza (Pessano con Bornago, Gessate, Pozzuolo Martesana, Liscate, Paullo, Vizzolo Predabissi), la TEEM sta decisamente rendendo più scorrevole il traffico Est-Sud della cintura milanese.
Sarà ovviamente da soppesare se questa velocizzazione, che consente un marcato risparmio di tempo, sarà compatibile con la tariffa di percorrenza applicata (5 euro contro i 3 della “normale” Tangenziale Est). Di certo, risulteranno appagate le varie aziende e imprese per le tempistiche di transito assai favorevoli, ma ci si chiede se i pendolari, o anche gli automobilisti che vorranno imboccarla con una certa frequenza, potranno reggere tale sensibile differenza di costo. Va detto, in ogni caso, che si sono raccolti numerosi pareri a favore di questa innovazione autostradale.
E sussiste comunque un vantaggio in appoggio ad un’arteria, la Bre-Be-Mi, che stentava ad introdursi con facilità nel quadro dei trasporti del Nord. Senza dubbio, la interconnessione con la TEEM, la rende maggiormente percorribile. Infatti, coloro che sino a qualche settimana fa la ritenevano quasi inservibile, si sono già dovuti ricredere.
Infine, è doveroso sottolineare che la TEEM, grazie al notevole flusso di automezzi riscontrato (si calcola che un veicolo su quattro sia rappresentato da Tir o da furgoni) è entrata a far parte, a tutti gli effetti e già in modo capillare, del complesso sistema autostradale italiano.