di Carlo Radollovich
In occasione degli scavi effettuati presso la fermata De Amicis della metropolitana M4 (Linea blu), sono stati rinvenuti interessanti blocchi di pietra risalenti, come si prefigura, al periodo medievale. Si tratti di avanzi di una consistente struttura muraria, i cui lati si estendono sino a dieci metri di lunghezza, con altezza di oltre due metri.
Si ipotizza che la loro antica funzione fosse quella di costituire la sponda settentrionale del Naviglio di San Girolamo. Forse non tutti ricorderanno che questo tratto di Naviglio era stato interrato nel 1895, soprattutto per motivi igienici.
Infatti, essendo stato eliminato il fossato che circondava il Castello Sforzesco, questo tronco del Naviglio, privato del suo sbocco naturale, presentava acqua stagnante che, soprattutto durante l’estate, causava incredibili e indesiderati fetori.
Sotto il profilo archeologico, i massi osservati potrebbero addirittura provenire dall’antico Anfiteatro romano di via Arena. In questa area, posta tra le vie Arena e Conca del Naviglio, sorgerà per l’appunto l’Amphitheatrum, già in corso di riqualificazione, in un contesto che lo collocherà in un parco-museo, sicuramente il più vasto della Lombardia.
Proprio qui verranno trasferiti i blocchi di pietra a cui accennavamo. L’operazione si rivelerà tutt’altro che semplice, se si considera l’elevatissimo peso dei massi stessi.
Ma altri resti, appartenenti ad una antichissima struttura, sono stati rinvenuti nella stazione De Amicis. Anche in questo caso si tratta di pietre presumibilmente di origine romana. Tuttavia, non verranno trasferite. Saranno spostate solo di pochi metri e lasciate in loco, a testimonianza del glorioso passato che la nostra città ha vissuto.