Esiste una profonda interconnessione che lega la salute umana e quella del Pianeta. La tutela della vita delle persone…
…non è solo un elemento indispensabile per il loro benessere, ma anche per la crescita economica e sociale del Paese. Costruire ecosistemi sostenibili, resilienti e durevoli è l’unica via percorribile per garantire lo sviluppo anche nel lungo periodo. Questo è un percorso in cui le aziende, e in particolar modo quelle farmaceutiche, sono chiamate a dare il proprio contributo, che diventa un asset strategico. Questi, in estrema sintesi, i principali temi attorno ai quali si è svolto di recente a Roma, presso la Residenza dell’Ambasciatore del Belgio, l’incontro a porte chiuse dal titolo: “Salute & Sostenibilità: Binomio Strategico per il Sistema Paese”, organizzato da The European House of Ambrosetti in partnership con UCB Pharma e l’Ambasciata del Belgio in Italia.
Il Tavolo di Lavoro, che ha dibattuto sulla necessità di definire una visione comune e un approccio condivisibile per supportare le aziende del settore farmaceutico nel rendere più determinante il proprio impatto positivo sulla società, sui pazienti e sull’ambiente, e nella partecipazione attiva alla costruzione di un futuro sano e sostenibile per tutti, era composto da esperti quali: Federico Chinni, Amministratore Delegato di UCB Italia; Americo Cicchetti, Ordinario di Organizzazione Sanitaria presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore; Carlo Cici, Partner di The European House of Ambrosetti; Simona Cuomo, Associated Professor presso la SDA Bocconi School of Management; Luca Pani, Professore di Psichiatria Clinica presso l’Università di Miami e l’Università di Modena e Reggio Emilia; Annalisa Scopinaro, Presidente, UNIAMO; Walter Ricciardi, Ordinario di Igiene presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
In rappresentanza delle Istituzioni sono intervenuti i Senatori Beatrice Lorenzin (PD), Daniele Manca (PD), Daniela Sbrollini (Az-IV), l’Onorevole Simona Loizzo (Lega), l’Onorevole Luca Squeri (FI) e l’Onorevole Eleva Bonetti (Az-IV), oltre a Guido Rasi, in qualità di esperto del settore salute. “È stato per noi un onore ospitare questo evento organizzato con il supporto di UCB Pharma, realtà belga nello scenario economico italiano. L’occasione ci ha dato la possibilità di sottolineare l’impegno del Belgio e dell’Italia nei confronti dello sviluppo sostenibile e l’importanza strategica per l’Italia di attrarre aziende e capitali esteri capaci di generare un ritorno sul territorio non solo in termini economici, ma anche di sistema” ha dichiarato Pierre – Emmanuel De Bauw, Ambasciatore del Belgio in Italia.
L’incontro ha avuto l’obiettivo di esaminare e approfondire il nuovo binomio Salute e Sostenibilità quale leva strategica per il Sistema Paese, tenendo in considerazione, da un lato, le priorità del Sistema sanitario, dall’altro, il contributo che le aziende farmaceutiche possono dare alla sostenibilità del Sistema stesso.
Tutto questo nasce dall’emergente necessità di adottare una visione più ampia del termine “sostenibilità”, declinandolo non solo in un’accezione di salvaguardia ambientale, ma anche economico-finanziaria, sociale e di innovazione. Tutti elementi che trovano nelle aziende farmaceutiche la loro massima espressione, essendo caratterizzate da livelli di ricerca e sviluppo, produttività e occupazione superiori alla media di altri settori industriali.
I diversi aspetti della sostenibilità interagiscono e si influenzano reciprocamente. Negli ultimi anni, ad esempio, l’attenzione all’ambiente, in particolar modo agli effetti dei cambiamenti climatici, è diventata prioritaria, considerando la dimensione dell’impatto economico e sociale connesso a questa problematica e i costi legati alla sua gestione.
Partendo dall’assunto che un Paese non può affrontare da solo una sfida di queste proporzioni, l’Unione Europea si è dotata di un quadro giuridico e regolatorio in grado di far diventare l’Europa il continente più avanzato in tema di sostenibilità ambientale. Naturalmente l’attuale legislazione riguarda anche l’industria farmaceutica e biomedicale, che può diventare nel medio lungo periodo uno dei protagonisti della transizione verso la sostenibilità.
Per vincere questa sfida di sistema è fondamentale promuovere, parallelamente alla riduzione del footprint ambientale, un approccio etico e trasparente nella gestione degli stakeholder, una propensione all’open innovation su tutta la catena del valore e dall’altra parte contribuire alla resilienza e alla crescita economica del Paese, anche attraverso un accesso equo e sostenibile alle terapie innovative.
Questo obiettivo ambizioso rappresenta una delle caratteristiche distintive delle aziende pharma. Ma perché lo si possa raggiungere sono necessari un’azione congiunta e coordinata di tutti gli attori del sistema sanitario e un contesto culturale e normativo favorevole alla ricerca e all’innovazione, oltre che un’analisi critica dell’evoluzione del contesto sociale di riferimento.
Un altro pilastro che rientra nel rating della sostenibilità riguarda la gestione del capitale umano che, se da un lato deve essere meritocratica, dall’altro deve garantire la crescita e la salute dei dipendenti. Ciò implica la promozione di un’occupazione di qualità, anche e soprattutto attraverso la gestione della Diversity&Inclusion, di cui il superamento del divario di genere e l’inclusione delle disabilità sono alcuni degli aspetti più noti e discussi. Essere solo green, dunque, non basta più. È necessario valorizzare l’impatto sociale delle attività delle imprese, la loro governance, i criteri degli investimenti, il modello di crescita, il supporto di progetti capaci di creare valore economico e sociale. “Da alcuni anni la sostenibilità rappresenta un imperativo strategico nel percorso di sviluppo a livello globale di UCB Pharma – afferma Federico Chinni, Amministratore Delegato di UCB Pharma Italia – Lo scorso anno l’azienda ha investito il 30% del proprio fatturato in Ricerca e Sviluppo, una cifra superiore alla media del settore farmaceutico e dell’industria manifatturiera nel suo complesso, per contribuire al benessere della società, a rendere il pianeta più sano e a generare valore per i propri stakeholder. Questo costante investimento in R&D – continua Chinni – è orientato alla creazione di valore sostenibile secondo un approccio olistico che comprende, oltre a quella ambientale, anche la dimensione economica e sociale e che trova declinazione attraverso una serie di obiettivi specifici: valore per i pazienti, per le persone, per gli stakeholder, per le comunità, per il Pianeta”.
Per ricostruire i concetti alla base del binomio Salute-Sostenibilità, nel corso dell’incontro si sono volute sintetizzare le principali leve di creazione di valore all’interno di questo concetto. Se l’obiettivo è complessivamente il miglioramento del benessere collettivo, questo si può ottenere andando ad agire su quattro principali elementi: l’Ambiente, l’Ecosistema delle Life-Science (filiera industriale, centri di ricerca e strutture sanitarie), il Sistema di Governance (Istituzioni globali ed europee, Governi nazionali e Regioni), il Sistema socioeconomico (Associazioni pazienti, Terzo Settore, mondo economico-finanziario).