mercoledì, Aprile 24, 2024
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Un sabato di idee per il futuro di Milano

di Antonio Barbalinardo
Sabato 6 giugno scorso, presso il grattacielo DIAMOND TOWER del nuovo quartiere terziario-residenziale di Porta Volta, si è svolto un interessante meeting pomeridiano che ha visto la partecipazione di moltissimi cittadini in particolare della fascia tra i 15 e i 25 anni, composto da giovani proveniente dalle diverse tipologie scolastiche a partire delle scuole medie, agli studenti dei diversi ordini e grado scolatici e giovani universitari.
Tra questi studenti c’erano anche gli alunni della scuola media San Tommaso Moro di Milano, gli studenti dell’Istituto Leone XIII di Milano e anche di altre scuole milanese.

Il Diamond Tower di Porta Volta
La Diamond Tower di Porta Volta

Il meeting si è svolto agli ultimi piani della Diamond Tower dal 20° fino al 27° piano, dove nei diversi piani si sono svolti incontri e dibattiti coordinati e presentati dagli stessi ragazzi che hanno affrontato i diversi temi coinvolgendo i partecipanti, il tutto ben gestito e coordinano dai giovani studenti.
Dai lavori dei diversi gruppi, questi giovani hanno fatto emergere sia i quesiti posti dagli stessi coetanei sia le possibili soluzioni, che emergevano dai vari gruppi di lavoro man mano che gli incontri proseguivano.
Il motivo di questo pomeriggio d’incontri e dibattiti è stato costituito da una vasta gamma di temi per interrogarsi sul futuro della città visto proprio dall’osservatorio particolare degli stessi giovani della fascia 15 e 25 anni in prospettiva della Milano del futuro del 2030 quando loro stessi avranno dai 30 ai 40 anni d’età.
I temi base che i giovani hanno affrontato e sviluppato sono stati 6: l’amore, Il corpo, l’impresa, la comunicazione, l’educazione, la città.
Sul tema dell’amore e del corpo i gruppi di lavori che si sono costituiti hanno svolto con analisi specifiche e proposte sulle prospettive future; vedi il tipo di relazioni sentimentali, il rapporto tra femminile e maschile, il sesso, le famiglie classiche e le nuove tipologie di famiglie, e anche l’amore come solidarietà sociale. Nel corso del dibattito è emerso l’interrogativo non solo del sesso ma dall’affettività o anche l’amore oggi tramite i social ma comunque è emerso che resta sempre valido e importante ancora il corteggiamento stesso tra i due sessi e che c’è ancora bisogno di più romanticismo. Pur se all’apparenza il tema poteva sembrare poco interessante, sono stati posti molti interessanti quesiti.

Uno dei gruppi di lavoro
Uno dei gruppi di lavoro

Interessante è stato il tema affrontato sull’Impresa; alcuni quesiti sono stati posti come senza il senso dell’impesa non ci sarà mai futuro. Quali mondi e quale “sapere” saprà trasformare il lavoro? Come saranno le nuove imprese individuali, e quelle condivise? Oggi abbiamo professioni che fino a pochi anni fa non esistevano, vedi i nuovi “start up” o i programmatori di “App” e altre nuove imprese spunteranno, dove è emersa la domanda: nei prossimi anni quali saranno le professioni del futuro? Su questo tema e quesiti c’è stato un ampio coinvolgimento dei presenti al dibattito.
Molto seguito sono stati i temi della Comunicazione e dell’Educazione che hanno coinvolto in modo particolare gli stessi giovani dove molti sono stati i quesiti posti e in questi gruppi di lavoro pur se separati in ambienti diversi alcuni quesiti erano quasi comuni, dove sono emerse le problematiche della scuola e dell’università con la disparità stessa dei finanziamenti tra la scuola pubblica e quella privata e in particolare nell’università pubblica dove i finanziamenti scarseggiano ancor di più. In questi gruppi di lavoro c’erano anche insegnati che sono intervenuti nel dare il proprio contributo e delle risposte ai quesiti posti nel dibattito. Erano presenti insegnanti universitari non soltanto milanesi ma provenienti anche da altre università italiane, c’era anche un insegnante canadese. In riferimento alla comunicazione si è parlato di “Digital Influenter e politica 3.0” dove è emerso anche una proposta-idea di una necessità di avere anche un assessorato alla comunicazione.
Anche il tema della città del domani è stato dibattuto ampiamente al fine di far diventare la nostra città migliore di quella che è oggi con nuovi modi di abitare le case, i quartieri, le strade, i mezzi di trasporto, le infrastrutture stesse quali i parchi e il verde pubblico.
Il pomeriggio di dibattiti e incontri è stato promosso da un gruppo di cittadini e d’imprenditori milanesi che hanno sentito il bisogno e la necessità di guardare la città e il mondo con lo sguardo della futura classe dirigente del 2030, dove con questo progetto hanno sentito il dovere di “restituire“ a questa generazione che oggi nessuno ascolta e che domani guiderà il nostro futuro.
Molte le personalità imprenditoriali milanesi, tra questi il professor Antonio Calabrò, attuale Senior Advisor Cultura di Pirelli & C. Responsabile del gruppo Cultura della Confindustria, c’era anche Carlo Montalbetti, presidente del Consorzio Comieco, molti professori dei diversi istituti scolastici e delle diverse università, c’era anche il famoso magistrato Francesco Greco.

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Partecipano al gruppo di lavoro gli onorevoli: I.Scalfarotti ed E.Fiano

Inoltre, erano presenti personaggi del mondo dell’arte come il direttore del Piccolo Teatro Sergio Escobar, diversi politici e tra questi erano presenti l‘onorevole Emanuele Fiano e Ivan Scalfarotti.
Erano presenti molti rappresentanti dei diversi settori, campi e competenze dove tutti questi muovendosi a secondo dei temi che si dibattevano si spostavano nei diversi piani.
L’obiettivo dei promotori nel volere questi incontri-dibattiti è stato raggiunto perché tutti i temi dibattuti sono stati seguiti attentamente da tutti i partecipanti.

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