Siamo i primi a fare le critiche alle nostre strutture ferroviarie. Però, in certi casi, soprattutto durante le emergenze, la Rete Ferroviaria italiana dimostra di saper dare risposte davvero efficienti anche in situazioni difficili e obiettivamente complesse. Parliamo della frana del 17 gennaio tra Andora e Diano Marina che ha bloccato il treno Milano-Ventimiglia, in transito.
In meno di 30 giorni da quando è stato ottenuto il nulla osta ad operare, è stato rimosso il treno, ripristinata l’infrastruttura, create le condizioni di sicurezza per la circolazione. Il primo convoglio a transitare sul tratto interessato dalla frana, alle 5.53 del 4 marzo, è stato il Regionale 2183 Ventimiglia-Milano Centrale.
I lavori eseguiti erano tutt’altro che semplici: dopo la demolizione del terrazzo privato che incombeva sulla ferrovia, via mare, con chiatta attrezzata, si sono svolte le operazioni di sollevamento e riposizionamento sui binari del locomotore e della carrozza sviati e loro trasferimento; quindi, sono stati ripristinati i binari e la linea di alimentazione elettrica e create le condizioni di sicurezza per la circolazione.
Per consentire la sistemazione definitiva dell’area, fino al 30 aprile i treni percorreranno il tratto interessato dalla frana, lungo circa 500 metri, a velocità ridotta con possibili allungamenti dei tempi di viaggio fino a 10 minuti.