domenica, Novembre 24, 2024
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“Reversing the Eye”: la mostra sull’Arte Povera alla Triennale

di G.P.

Fino a domenica 3 settembre la Triennale ospita la mostra “Reversing the Eye. Fotografia, film e video negli anni dell’Arte Povera“, dedicata al rapporto tra l’avanguardia artistica nata a metà degli anni Sessanta e i linguaggi dei media, in particolare quelli della fotografia, cinema e video.

Prodotta dalla Triennale in collaborazione con le gallerie Jeu de Paume e LE BAL di Parigi, la mostra “Reversing the Eye” è curata dal Direttore di Jeu de Paume Quentin Bajac, la Direttrice di LE BAL Diane Dufour, il critico e storico dell’arte Giuliano Sergio e la responsabile e consulente strategica nel campo della fotografia, cinema e new media presso la Triennale Lorenza Bravetta.

Il titolo della mostra “Reversing the Eye” rimanda alla celebre opera di Giuseppe Penone del 1970 “Rovesciare i propri occhi“, in cui l’artista si fa fotografare mentre indossa delle lenti a contatto a specchio che lo rendono di fatto cieco, permettendogli però di catturare e riflettere le immagini del paesaggio che gli sta davanti.

Giuseppe Penone – Rovesciare i propri occhi, 1970

Nata in risposta polemica e antitetica alla Pop Art statunitense, l’Arte Povera – definita così per la prima volta dal critico Germano Celant nel 1967 – rifiutava le tecniche e i supporti tradizionali, preferendo materiali umili, di recupero o di scarto. Essa si opponeva alla riduzione dell’opera d’arte a mero oggetto commerciale e di consumo, aspirando invece ad un ritorno alla natura, ad un’opera capace di vivere dell’immediatezza del gesto e della caducità della materia di cui è fatta.

La mostra presenta oltre 250 opere realizzate da 49 artisti, la maggioranza dei quali italiani: Claudio Abate, Carlo Alfano, Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Elisabetta Catalano, Mario Cresci, Gino De Dominicis, Plinio De Martiis, Luciano Fabro, Giosetta Fioroni, Luigi Ghirri, Luciano Giaccari, Paolo Gioli, Laura Grisi, Marcello Grottesi, Franco Guerzoni, Paolo Icaro, Mimmo Jodice, Jannis Kounellis, Ketty La Rocca, Piero Manzoni, Plinio Martelli, Paolo Matteucci, Eliseo Mattiacci, Fabio Mauri, Mario Merz, Marisa Merz, Ugo Mulas, Paolo Mussat Sartor, Ugo Nespolo, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Claudio Parmiggiani, Pino Pascali, Pier Paolo Pasolini, Luca Maria Patella, Giuseppe Penone, Gianni Pettena, Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Salvo (Salvatore Mangione), Gerry Schum, Cesare Tacchi, Andrea Taverna, Franco Vaccari, Michele Zaza e Gilberto Zorio.

Una sala della mostra “Reversing the Eye” alla Triennale
Foto di Piercarlo Quecchia, DSL Studio

L’esposizione “Reversing the Eye” si snoda attraverso un percorso cronologico articolato in quattro sezioni tematiche: la prima “Corpo” è dedicata al concetto di identità e al ruolo dell’autore; la seconda “Esperienza” si concentra sul rapporto con il tempo e lo spazio; la terza “Immagine” è incentrata sulla decostruzione della realtà e sulle sue diverse rappresentazioni; e infine la quarta, “Teatro” è dedicata alla dimensione della teatralità insita nei media.

La mostra “Reversing the Eye” è aperta presso le sale della Triennale di viale Alemagna 6 da martedì a domenica, dalle 11 alle 20. Prezzo del biglietto intero 15€, ridotto 12€ per giovani fino ai 30 anni e anziani sopra i 65 anni.

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