venerdì, Aprile 26, 2024
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QUANDO IL CITTADINO CONFIDA NELLE PISTE CICLABILI

Da ciclista appassionato, non smetto quasi mai di pedalare anche nelle giornate fredde e piovose. Certo, quando splende il sole, avverto un piacere ancora maggiore inforcando la bici: mi sembra di respirare un gradevole senso di libertà, quasi un’autentica “medicina” per l’intero corpo.  Ma sono sempre rose e fiori per chi sceglie di ricorrere a questo ecologico mezzo di trasporto ?Purtroppo, il traffico cittadino mette a dura prova la pazienza del ciclista: portiere che si aprono all’improvviso con conseguenti frenate-slalom, auto che non rallentano in presenza di estese pozzanghere (con conseguenti, sgradite docce), suono del campanello ignorato quasi completamente e così via… Ma ecco che molte di queste insidie possono essere eliminate grazie alle tanto sospirate piste ciclabili, che garantiscono percorsi praticamente sicuri. Per la verità, tali piste sono ancora pochine a Milano, soprattutto se raffrontiamo il loro magro chilometraggio con quanto realizzato nelle principali città europee. Ma il Comune di Milano ha finalmente deciso di rompere gli indugi e, nella primavera del 2015, potremo contare sui seguenti tratti centrali che  assicureranno particolare sollievo alla circolazione delle due ruote: anzitutto il percorso che da via Farini raggiungerà il Cimitero Monumentale per poi proseguire lungo via Ferraris, viale Sturzo e quindi correre sino al termine di viale Tunisia. A proposito della pista su quest’ultima arteria, sono sorte contrarietà da parte dei negozianti, ma l’assessore Maran assicura che si procederà senz’altro. Poi, da corso Venezia si potrà giungere direttamente in San Babila, girare per corso Manforte e arrivare sino in piazza Tricolore. Inoltre, da piazza Bacone si percorrerà via Donatello per giungere in piazza Piola: da qui si imboccherà viale Romagna per arrivare sino in piazzale Susa. Insomma, verranno eseguiti lavori per complessivi 2,5 milioni di Euro, “benedetti” da numerose associazioni ciclistiche che difendono diritti e sicurezza di 150mila ciclisti milanesi.

Carlo Rdollovich

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