Conoscete qualcosa di più rilassante di una tiepida domenica primaverile?
L’aria si scalda e stimola la voglia di novità nel guardaroba che la pandemia ha stravolto, così come ha stravolto le nostre abitudini. È oltre un anno, che molti di noi, lavorano in smart working, chiusi in casa, senza andare in ufficio. Abbiamo riposto nell’armadio i tailleur, le giacche e i pantaloni, per indossare capi comodi, adatti più al divano di casa che alla scrivania aziendale.
Guardiamo alla primavera con leggerezza, con la voglia di colori e stampe fresche, che ci facciano evadere e ci evochino la sensazione di stare all’aria aperta, con il tiepido sole in volto che ci riscalda. Indosseremo i colori pastello, tenui e delicati, come il rosa cipria, simile a un tocco leggero di fard sulle guance. Il glicine dei fiori rampicanti nelle case di campagna, il verde acqua dei laghetti tranquilli, il celeste dei cieli tersi, il rosa acceso dei coralli del Mar Rosso.
Ma soprattutto il giallo puro, il giallo illuminante a ricordarci la voglia di vivere e tornare ad essere liberi.
Quasi tutti gli stilisti hanno creato linee ad hoc per lavorare da casa, con capi versatili adatti alle conference call dal tavolo della cucina, per scendere a fare le commissioni e per ricevere qualche ospite in casa. Capi informali, tipo felpe e pantaloni ma non le classiche tute da ginnastica. Pantaloni cargo a vita alta da indossare top, t-shirt con bluse e pull leggeri. Abbinati a sneakers o scarpe rasoterra, considerando sempre la comodità. I tacchi sono archiviati e difficilmente li indosseremo questa primavera, con così pochi impegni mondani.x
Una tendenza che utilizzeremo tutti è il tie and dye che, tradotto letteralmente, significa annoda e tinge, una tecnica indiana che consiste nel tingere i tessuti in maniera non omogenea, che spopolava nelle comunità hippie degli anni sessanta e a Woodstock nei settanta. Una stampa degradè da utilizzare al massimo con un capo alla volta. Molti stilisti hanno fatto delle capsule nelle loro collezioni con questa particolare forma di colorazione del tessuto, come Dsquared, Versace e Dior. Daremo un tocco di eleganza ai capi classici con il satin, un tessuto lucido e morbido, ma soprattutto brillante, visto su gonne e pantaloni sia da Chanel che da Armani. Se volete osare ancora di più, ci saranno le paillettes a ricordarci le serate a ballare o fuori a cena, che al momento sono un lontano ricordo, ma che prima o poi torneremo ad indossare.
I capi eleganti e da cerimonia hanno avuto un blocco quasi totale, niente più cresime, comunioni, battesimi e matrimoni, che con l’arrivo della bella stagione, rappresentavano un grosso indotto della moda e dell’eleganza italiana. Un enorme danno alla nostra economia.
Ripartirà tutto, torneremo a vestirci con cura, senza mascherine, truccandoci con il rossetto, che al momento è poco adatto all’uso con la mascherina. La primavera sarà la stagione della transizione che ci porterà ad andare per negozi con la voglia di fare shopping, senza più sentire quella frase tristissima che ormai diciamo tutte «cosa lo compro a fare che non ho nessuna occasione per metterlo?».