venerdì, Novembre 8, 2024
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Portello: il Milan batte il Gruppo Vitali

di Carlo Radollovich

È quasi terminata la disputa per l’attribuzione dello spazio “Portello” sul quale dovrebbe essere eretto il nuovo stadio rossonero.
Il condizionale è d’obbligo perché manca ancora il consenso del Comune di Milano, ma un grande passo avanti è stato compiuto grazie al primo “sì” pronunciato dalla Fondazione Fiera, tanto da far pronunciare a Barbara Berlusconi la seguente, entusiastica frase: “Giornata storica, la nostra è una sfida culturale”.
In effetti, dopo una prima seduta andata a vuoto, ieri sera la Fondazione Fiera ha preso una decisione riguardante le due proposte rimaste sul tappeto: quella del Gruppo Vitali che intendeva realizzare “Milano Alta”, ossia una linea verde che avrebbe abbracciato un percorso ciclo-pedonale a sette metri d’altezza, un hotel di grandi dimensioni, ristorazione, attività ludiche, con un pagamento di 3,7 milioni di euro l’anno per complessivi 185 milioni e quella avanzata dal Milan con un progetto relativo alla costruzione di uno stadio per 48mila persone, con annesse diverse strutture commerciali.
L’ago della bilancia si è mosso a favore dei rossoneri con la seguente superofferta: accollamento di tutte le spese per la bonifica del sottosuolo (circa 20 milioni di euro) e 3,95 milioni annui per complessivi 217 milioni circa, sopravanzando di ben 32 milioni la proposta del Gruppo Vitali.
Ora si dovranno pronunciare anche le istituzioni milanesi, ma è chiaro che l’offerta del Milan è ritenuta di grande interesse. Inoltre, la struttura sportiva proposta risulta decisamente all’avanguardia, capace pure di migliorare l’impostazione del tessuto urbano. Ovviamente, non tutti gli abitanti che risiedono in zona mostrano un cenno d’approvazione. Si pensa infatti al trambusto che potrebbe sorgere in loco, anche se, come si ritiene, la maggior parte dei tifosi giungerebbe al Portello facendo ricorso ai mezzi pubblici.
Va infine ricordato che il presidente del Coni, Giovanni Malagò, si è espresso a favore del progetto Milan.
E se tutto procederà senza incontrare ostacoli, come sembra, a partire dalla stagione calcistica 2019-2020, la squadra rossonera potrà giocare non soltanto in casa, come si dice abitualmente per le partite interne di campionato, ma addirittura ospitata da ampi muri che risulteranno di proprietà.

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