lunedì, Dicembre 9, 2024
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UNA PERLA INCASTONATA: IL LAGO D’ISEO

di Carlo Radollovich

Le meraviglie del Sebino sono molteplici e restiamo affascinati oltre che incantati mentre ci accingiamo a scoprirle. Chiediamo anzitutto scusa ai nostri lettori per la ristrettezza delle nostre descrizioni.  Tuttavia, ricorrendo a pagine  più ampie, avremmo rischiato di appesantire il nostro racconto, composto soltanto da brevi spunti culturali.

Iniziamo menzionando un record detenuto da questo stupendo lago e cioè quel misto di verde e di frescura che si chiama Monte Isola (vedi foto), situata sul lato ovest.

Si tratta dell’sola lacustre più vasta d’Italia e dell’Europa meridionale (subito dietro due isole lacustri svedesi), ma è la prima come altitudine,  raggiungendo i 600 metri sul livello del mare. Attraverso undici incantevoli borghi si giunge sino alla vetta, ove il panorama sul lago ci fa vivere sensazioni da fiaba.

Ma anche la cittadina di Sarnico, sulla sponda occidentale, offre non solo ottime vedute sul Sebino, ma anche la possibilità di rimirare suggestive antichità tra cui la Rocca dei Zucchellis (XIII secolo), caratteristiche ville in stile Liberty, una piccola chiesa romanica dedicata ai Santi Nazario e Rocco e la parrocchiale di San Martino.

E che dire del piccolo centro di Predore situato più a nord? In riva al lago si trova la Mezza Torre del XII secolo mentre nel centro storico si possono visitare i resti dell’antico borgo fortificato. Chi invece desiderasse raggiungere il santuario della Madonna della Neve, dovrebbe inerpicarsi su una ripida scalinata che sfiora i trecento gradini. Da lassù l’occhio si spinge sino alla  riserva ambientale delle Torbiere d’Iseo. Sempre a Predore, ecco una recente e importante scoperta  che riguarda la grotta “Bus del Coren”, ove sono stati rinvenuti importanti reperti del periodo neolitico.

Ma le meraviglie del Lago d’Iseo non si esauriscono qui. Sottolineiamo ad esempio che Lovere, nel 2003, è entrata a far parte dei prestigiosi Borghi più belli d’Italia. Procedendo dall’imbarcadero, ci si inoltra tra eleganti palazzi d’epoca, si incontrano angoli ove spira una delicata aria romantica, per poi giungere all’Accademia Tadini che accoglie tra l’altro opere di Jacopo Bellini, Francisco Hayez e Canova.

Sulla sponda bresciana vorremmo ricordare Sulzano, tipico paese di pescatori, noto a tutta Europa per aver ospitato nel 2016 il ben noto, lunghissimo pontile galleggiante. Da ammirare qui alcune bellissime spiaggette, il borgo antico e pure boschi incontaminati.

Concludiamo il nostro “tour “ attraversando la cittadina d’Iseo, importante centro turistico sulla riva meridionale. Suggeriamo due visite: una alla Pieve di Sant’Andrea, risalente al V secolo, ampliata nel corso del XIII, i cui interni sono stati rifatti nell’Ottocento, e un’altra alla chiesa di San Silvestro, già citata in un documento del 1200 e ottimamente restaurata pochi anni fa. In occasione dei lavori relativi è stata qui rinvenuta, nell’abside, una particolare Danza macabra di autore ignoto.

 

 

 

 

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