venerdì, Maggio 10, 2024
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Ottocento: alcune opere milanesi importanti

Quando l’imperatore Francesco Giuseppe giunse a Milano nel 1857 per una visita ufficiale alla città, ci assegnò fondi di una certa consistenza per far erigere in piazza della Scala un monumento a Leonardo Da Vinci.

Gli storici sono concordi nell’affermare che questo suo gesto nascondeva una precisa volontà: tentare di conquistare l’affetto degli ambrosiani e dei lombardi, un affetto che però andava sempre più diminuendo, se mai ce ne fosse stato, e comunque molto embrionale…

E due anni più tardi, quando le truppe di Vittorio Emanuele II e Napoleone III entrarono a Milano subito dopo la vittoria contro gli austriaci ottenuta a Magenta, i Savoia ripresero in mano il vecchio progetto e incaricarono lo scultore Pietro Magni (già autore di alcune statue del Duomo) di iniziare l’opera. Per l’inaugurazione si dovette attendere sino al 1872.

Nel frattempo, sorgevano in città altri monumenti, tra i quali ci piace citare quello dedicato al Cavour, scolpito da Odoardo Tabacchi, già noto per aver eretto il monumento ad Arnoldo da Brescia e per averne effettuato un altro, dedicato a Giuseppe Garibaldi a Torino.

Altra opera di spicco: venne completata la vecchia stazione ferroviaria nel 1864. Iniziata nel 1857, sorgeva nell’attuale piazza della Repubblica. Artistica la facciata a tre corpi, collegati da due lunghe ali, preceduta da un’ampia area con giardini (vedi foto). Furono ammirate le tettoie, ma anche le pensiline, ove si distinguevano artistiche strutture in ghisa.

Quando nel 1931 fu demolita, alcuni importanti elementi vennero acquistati dall’ingegner Caproni, il quale li collocò nella sua villa di Vizzola Ticino in provincia di Varese. Ma a proposito della ferrovia in Milano, va ricordato che ci fu una vittima illustre: il Lazzaretto.

Premesso che in origine la stazione doveva essere eretta in questa area e che l’opinione pubblica difese calorosamente questo vecchio monumento, ne derivò che la stessa fu collocata più ad ovest. Tuttavia, la linea ferroviaria, sopraelevata, attraversò il Lazzaretto, annullando il significato vero e proprio del Lazzaretto stesso. Purtroppo, fu più avanti demolito tra il 1882 e il 1890.

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