di Antonio Barbalinardo
Qualche giorno prima di Natale è stata messa in funzione la nuova Casa dell’Acqua installata in piazza Prealpi, di fronte al civico 4.
La posa della nuova Casa dell’Acqua fa parte di un piano del Comune di Milano e di MM S.p.a – preannunciato nella conferenza dei Municipi tenutasi lo scorso 17 Marzo – che permetterà la collocazione di 30 nuove postazioni d’acqua che si aggiungeranno alle 22, già presenti, in diversi quartieri della città. Il piano prevede che le nuove “case” siano installate tutte entro la primavera 2021.
Ma cos’è una Casa dell’Acqua? Si tratta di un impianto che utilizza l’acqua della rete idrica milanese e attraverso un’ adeguata tecnologia, fa si che venga erogata più fresca e più adatta ad essere bevuta. Le “case” sono predisposte per erogare sia acqua naturale che frizzante e per utilizzarle basta passare sul lettore badge la propria Carta Regionale dei Servizi. Il servizio è completamente gratuito e prevede un prelievo massimo a persona di 6 litri d’acqua.
I primi modelli furono ideati alcuni anni fa dal Gruppo CAP – Gestione Acque Comunali Lombardi e da MM S.p.a. e la prima Casa dell’Acqua fu installata nel 2013 a Milano.
Alcuni di questi impianti furono installati anche durante l’Esposizione Universale di Milano del 2015 e, al termine dell’evento, si decise di recuperarli e, attraverso gli organi competenti, installarli in alcuni Comuni dell’area della Città Metropolitana.
Nel territorio del Municipio 8, vi sono già due “case”: la prima antistante il civico 129 di via Appennini e la seconda in via Satta, nei giardini di via Lessona. Qui tale servizio è libero e non necessita l’utilizzo del badge.
Questi impianti svolgono, innanzitutto, un’importante funzione sociale nei confronti delle persone meno abbienti che possono fruire di questo servizio gratuito e permettono, inoltre, di tutelare l’ambiente evitando l’acquisto, da parte dei cittadini, di bottiglie di plastica che spesso sfuggono alla raccolta e diventano fonti d’inquinamento.
A Milano, oltre alle “case” elencate, esistono piccoli impianti di erogazione ad uso privato che alcuni amministratori condominiali hanno già fatto installare all’interno degli stabili.
Si ricorda, inoltre, che tutti gli impianti in città sono protetti da sistemi di video sorveglianza per evitare atti vandalici o un utilizzo improprio degli stessi per garantire che questo bene comune sia utilizzabile da tutti i cittadini.