domenica, Dicembre 22, 2024
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Monet e gli Impressionisti. Rivivere le loro emozioni, ora si può!

Mostre multimediali sì o mostre multimediali no? Ormai questo dilemma non se lo pone più nessuno. E’ vero, i critici d’arte, per così dire puristi, arricciano ancora il naso di fronte alle tecnologie virtuali immersive e interattive che si avvalgono di messaggi plurisensoriali per avvicinare le persone alle opere d’arte.

Crediamo però che ormai vi sia un accordo sul fatto che le emozioni che suscitano certi spettacoli multimediali nel proporre grandi opere d’arte del passato possono essere importanti per avvicinare il pubblico più giovane o meno esperto (oggi si chiama edutainment, educare intrattenendo) e comunque possono convivere e anzi integrare la tradizionale visita a un museo.

Se a qualcuno fosse rimasto qualche dubbio, siamo certi che dopo che avrà visitato la mostra realizzata da Next Exibition su Monet e gli impressionisti non ne avrà più. Entrando nella nuova location di via Paolo Sarpi 6 dovrete prepararvi a un’esperienza davvero unica che vi farà fare un salto nel passato per capire il mondo degli impressionisti di cui si celebrano i 150 anni dalla loro prima mostra.

1000 metri di esposizione che cercano di arrivare all’essenza di quella tecnica pittorica per la quale gli artisti dipingevano all’aperto (in plein air) per cogliere dal vero la luce naturale, i contrasti tra luci e ombre, usando una tavolozza di colori sempre forti, vividi che colpiscono prima l’occhio che il cervello.

Nel salone principale, su pareti e pavimenti vengono proiettate immagini in movimento che riguardano le quattro stagioni descritte da opere di Renoir, Monet, Pissarro, Sisley, con l’accompagnamento della bellissima omonima musica di Vivaldi. Qui allo spettatore si chiede di rilassarsi su poltrone comode per entrare emozionalmente in questa esperienza.

Poi in un’altra sala avrete la possibilità di camminare su un pavimento di ninfee, come nei quadri di Monet, notando che le potrete spostare con i piedi, modificandone creativamente la posizione.

Ma l’Intelligenza artificiale (quella generativa) è arrivata anche qui. Nelle sale studiate da Morghy AI ci sono due soluzioni davvero incredibili: trasformare i quadri di Degas e Renoir in fotografie e, al contrario, trasformare fotografie della Milano di oggi in quadri come li avrebbero dipinti Monet e gli impressionisti.

Poteva mancare la realtà virtuale? No. E infatti, in un’altra sala lo spettatore indossando l’Oculus VR potrà muoversi come se si trovasse nel giardino di Giverny, quello della casa di Monet, da lui più volte dipinto, osservando gli uccellini, le farfalle, gli scoiattoli che si muovono intorno, mentre cammina sopra un ponticello da cui si intravedono le verdi acque in movimento.

Un’esperienza che non dovrebbe mancare sia per chi ama l’arte sia per chi vuole avvicinarsi ad essa nel modo più piacevole, cioè quello di essere trasportato dentro un quadro, e quindi nella mente e nella creatività più autentica di un artista.

Informazioni per gli orari di ingresso e i costi del biglietto su www.nextexhibition.net

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