di Carlo Radollovich
Dopo un primo lotto di strade riservate ai pedoni, realizzato negli anni Ottanta (2,5 chilometri che si estendono da San Babila sino all’Arco della Pace), ecco spuntare diverse aree che sottrarranno spazi alle auto per essere donati a chi cammina, passeggia con il proprio cane o pedala senza correre rischi.
Ricordiamo a questo proposito il vecchio sindaco Aldo Aniasi, tra i primi ad intravedere per Milano aree per pedoni di spiccata ispirazione europea e Carlo Tognoli, che prese la difficile decisione di chiudere al traffico corso Vittorio Emanuele. Coro di polemiche all’inizio, ma poi fu un vero successo.
Nella prosecuzione del “tappa dopo tappa” a favore del pedone, vale la pena di accennare alla validità del PUMS, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, elaborato dal Comune, che si articola in quattro punti e cioè studio su Milano che si appresta a diventare città metropolitana, necessità di considerare lo spazio urbano come bene comune, governo della domanda di mobilità.
Ma è giunto ora il momento di indicare, per sommi capi, alcuni spazi pedonali che verranno realizzati o che dovranno essere rifiniti.
Piazza Castello – Si tratta di area pedonale, per ora sperimentale, ma in ogni caso già sottratta alle auto. E’ probabile che saranno apportati ritocchi, considerate le proteste che molti cittadini hanno fatto pervenire alle autorità comunali (chi è contrario alla “sagra di paese” che avrebbe qui preso corpo e chi vorrebbe almeno una via lasciata libera in loco per gli automezzi), ma la serenità e la tranquillità che si respirano davanti e accanto alla fontana, la ben nota “torta di spos”, è difficilmente contestabile.
Piazza Oberdan – Diventerà un piccolo angolo di “sollievo” per i cittadini, angolo che si trova in posizione intermedia tra i trafficatissimi Bastioni di Porta Venezia e l’inizio di corso Venezia.
Via Monte Napoleone – Nel nome del cosiddetto “Quadrilatero della moda”, verrà opportunamente trasformata questa preziosa area ove prende vita, direttamente o indirettamente, un mercato in costante sviluppo che ci vede primattori in tutto il mondo.
Cavalcavia Bussa – Mette in contatto via Maurizio Quadrio con via Guglielmo Pepe, superando l’ultimo tratto di ferrovia che termina alla Stazione Garibaldi. Costituirà un valido alleggerimento per quei pedoni che sono ora costretti ad imboccare un più lungo e scomodo percorso.
Per concludere, diciamo che il cammino per la realizzazione di nuove aree pedonalizzate è ancora lungo. Ma intanto ci si muove, si desidera respirare meglio in aree protette da gas venefici e si vuole soprattutto creare idonei spazi per una vera esistenza cittadina a misura d’uomo.