domenica, Dicembre 8, 2024
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Milano si staglia verso l’alto

Si desidera creare un centro direzionale a lato della stazione centrale e ci si affida al piano regolatore del 1953. Sia questa realizzazione, vicina al quartiere Isola, sia la Metropolitana aperta al pubblico (linea rossa) nel novembre del 1964, tendono tra l’altro a sveltire il traffico cittadino, lontano dalle centralizzazioni verso il Duomo e il Cordusio, creando allo scopo specifiche attività, servizi e uffici pubblici in quartieri facilmente raggiungibili.

E infatti vediamo nascere alcuni palazzi di vetro in via Melchiorre Gioia, il grattacielo Galfa disegnato dall’architetto e designer Melchiorre Bega, il grattacielo Galbani, le cui strutture vengono progettate da Pier Luigi Nervi oltre al grattacielo Pirelli (ora sede del Consiglio regionale della Lombardia) inaugurato nell’aprile del 1960.

Il Municipio, tuttavia, continua a operare presso Palazzo Marino (con uffici comunali assai frequentati in via Rastelli), le grandi banche non si fanno influenzare da possibili spostamenti e tengono duro nei loro palazzi centrali creati dagli architetti Beltrami e Broggi.

Ma i grattacieli, considerata l’esiguità dei terreni da acquistare, si fanno largo sempre più. Iniziamo con quelli che fanno da contorno a City Life e cioè “Lo storto” di Zaha Hadid, “Il dritto” di Arata Isozaki e “Il curvo” di Daniel Libeskind. Ma diamo un’occhiata a coloro che prenderanno corpo nei prossimi anni.

Entro il 2026, salvo impedimenti, vedremo nascere un gigante di 140 metri circa a Porta Romana, i cui piani saranno occupati dalla nuova sede di A2A. Lo osserveremo in vetro e acciaio con una nota verde formata da alcuni giardini pensili. Sarà battezzato “Torre Faro” e si confida di poterlo inaugurare in occasione delle Olimpiadi invernali. Non otterrà il primato d’altezza, saldamente nelle mani del grattacielo UniCredit, ma farà la sua ottima figura.

Ecco poi il progetto Hyppodrome, con 22 piani e 80 metri d’altezza. Poi ci incanteremo davanti a “Gioia 20” con i suoi 100 metri circa e 24 piani. In seguito apparirà “The gate” che si insedierà presso City Life, facendo “concorrenza” ai tre magnifici citati più sopra e svettando a ben 110 metri. Ma non è finita. Ci meraviglierà per la sua eleganza il “Terminal Tower” al capolinea della metropolitana blu a San Cristoforo.

Concludiamo (ma sicuramente ce ne sono altri in progetto) con la “Torre Botanica” di Stefano Boeri, solo per appartamenti.

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