di Carlo Radollovich
Sono ben centomila i biglietti sin qui venduti per l’ingresso serale a tariffa assai ridotta.Al di là delle polemiche sorte a seguito della proposta di Giuseppe Sala (proroga dell’orario di chiusura dalle 23 alle 24), delle reazioni piuttosto dure scattate da parte dell’Atm nonché dall’Associazione Provinciale Milanese dei Pubblici Esercizi, resta il fatto che l’affollamento serale dei visitatori aumenta con un autentico “crescendo”, non certo in tema di tonalità musicali…, ma per effetto del gradimento suscitato da questa azzeccata facilitazione.
Altro argomento: come facilitare, in modo più razionale, l’accesso ad Expo ? Il parcheggio di Arese è stato sin qui poco sfruttato e si potrebbe pertanto consigliare di giungere sin qui con l’auto, magari escludendo il week-end, mentre è stata preannunciata l’apertura di un megaposteggio, a Cascina Merlata, in grado di accogliere ben settecento moto.
Si tratta in sostanza di concrete soluzioni, formulate tuttavia in attesa di conoscere se l’Atm, dopo le prime prese di posizione, decisamente negative, possa produrre un ulteriore sforzo organizzativo, inserendo mezzi di trasporto aggiuntivi dopo le ore 24.
In ogni caso, si è fatto il punto dei molti vantaggi offerti ai visitatori, ovviamente compresi coloro che preferiscono l’ingresso serale. Innanzitutto, la possibilità di usufruire di un servizio sanitario particolarmente ampio. Ricordiamo i nomi degli ospedali in grado di intervenire, per urgenti necessità, con personale medico e paramedico: Policlinico (per bambini e donne gravide), Sacco, Niguarda (per traumi che necessitano di alta specializzazione), San Carlo (traumi vari), Pini (ortopedia), Garbagnate (ricoveri in generale per prime cure), Rho (ricoveri in generale).
E poi i servizi messi a disposizione di Trenord, la prossima apertura della tangenziale esterna milanese nonché un tratto della Pedemontana.
Ovviamente, vi sono ancora miglioramenti da inserire, tra cui: il parcheggio Roserio, da rendere maggiormente utilizzabile, altoparlanti da installare lungo il decumano per le opportune informazioni sugli eventi in corso, suggerimenti sui prezzi da praticare nei punti di ristoro (non pochi si lamentano per certi picchi di “tariffa” non sostenibili), argomento anziani non in grado di muoversi autonomamente (primi veicoli elettrici sono comunque già disponibili), spazi multireligiosi da inserire con maggiore attenzione presso Cascina Triulza.
Per concludere: l’intero apparato è decisamente complesso da gestire, ma si sta facendo molto per non creare malumori e soprattutto insoddisfazioni.
A giudicare dalle opinioni raccolte, sembra che sia stata imboccata la strada più idonea.