di G.P.
Fino a domenica 9 febbraio 2025, il PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea ospita “Metal Panic“, la mostra personale di Marcello Maloberti – la più ampia e completa – creata appositamente per gli spazi espositivi di via Palestro.
Promossa dal Comune e prodotta dal PAC insieme a Silvana Editoriale, realizzata grazie a Tod’s, con il sostegno di LCA Studio Legale, e il supporto di Vulcano, la mostra è curata da Diego Sileo, ed è pensata come una sorta di cantiere contemporaneo in continua trasformazione, dove tutto appare sospeso e in corso, come in un costante work in progress.
Nato a Codogno, in provincia di Lodi, nel 1966, Marcello Maloberti vive e lavora a Milano da anni; la sua ricerca artistica si concentra su tematiche ricorrenti come la sacralità del quotidiano, l’elevazione della parola scritta sotto forma di poesia, e l’attenzione ai cambiamenti e alle trasformazioni del paesaggio urbano.
L’esposizione “Metal Panic” si apre direttamente all’esterno del Padiglione d’Arte Contemporanea dove il visitatore viene accolto da un’installazione performativa costituita dalla parola ribaltata “Cielo”, scritta al neon, sospesa a 20 metri da terra e sorretta da un braccio meccanico collegato ad un camion.
Il percorso espositivo che si snoda all’interno delle sale del PAC, invece, propone un nucleo di lavori realizzati da Maloberti negli anni Novanta come “Famiglia Metafisica” (1990), alcune opere provenienti dagli anni Duemila come “Kasalpusterlengo” (2015), e diverse produzioni inedite.
Tra i lavori più recenti in mostra citiamo: “Chance di un capolavoro” (2024), il cui titolo riprende un’opera di Marco Mazzucconi del 1989, e dove l’artista neutralizza la pericolosità delle forbici con delicate piume d’oca bianche in un gesto di iperdecorativismo; “Tilt” (2024), dove un guardrail viene incastonato su dei basamenti in marmo Bianco Altissimo Henraux, disegnando una curva dal profilo tagliente che obbliga lo spettatore a compiere un percorso prestabilito.
E ancora: “Metal Panic” – che dà il nome alla mostra – un’installazione audiovisiva in cui si sente una musica prodotta da uno strumento particolare costituito con canne di fucile trasformate in flauti; e poi “Martellate” (2024), otto scritte al neon di diverse dimensioni che rappresentano slogan filosofici, aforismi e poesie dell’artista.
Inoltre, ogni sabato e domenica, fino al termine dell’esposizione, verrà proposta la performance “La Suggeritrice” che coinvolgerà direttamente il pubblico, mentre in occasione dell’ultimo weekend di mostra, sarà realizzata la performance “Baciamano“, che vedrà protagonista l’attore Ninetto Davoli.
La mostra “Metal Panic” è aperta da martedì a domenica dalle ore 10 alle 19.30, giovedì fino alle 22.30. Prezzo del biglietto: intero 8€, ridotto 6€ per giovani fino a 26 anni e anziani sopra i 65 anni, gratuito per bambini sotto i 6 anni.